Non solo i rincari, a preoccupare i viticoltori anche le forti piogge dei giorni scorsi. E così nonostante le previsioni delle scorse settimane di un aumento della produzione del 4 per cento, che lasciavano immaginare un'ottima annata per il vino in Campania, le aziende ora temono per il maltempo.
“Siamo nel pieno della vendemmia – spiega Libero Rillo, presidente del Consorzo di Tutela Vini del Sannio – ma abbiamo avuto una battuta d'arresto a causa delle condizioni meteo, per cui questa settimana penso che se ne raccoglierà ben poca di uva. Riprenderemo la raccolta la settimana prossima, ma speriamo che non ci siano piogge forti come da previsioni”. In particolare si temono danni per vitigni “come l'aglianico, il nostro vitigno principe dei rossi e del territorio in generale, perché è un vitigno delicato a livello di resistenza all'acqua. Mi auguro veramente che non si avranno danni altrimenti richiamo ulteriori tasselli negativi a questa vendemmia che invece era iniziata con tutte le migliori aspettative”.
E dunque “si spera ora che il maltempo possa dare una tregua ai viticoltori. La vendemmia era una delle migliori – conferma Rillo - le uve raccolte nella prima fase sono di altissima qualità, ma le piogge previste sono davvero abbondanti”.
C'è il problema rincari ad aggravare una situazione che il presidente del consorzio definisce ormai insostenibile. “Le preoccupazioni restano, si temono ulteriori rincari ad ottobre e non va affatto bene. Questo soprattutto per la categoria dei viticoltori che sono l'anello più debole della catena. Per l'aumento di tutte le materie prime che ce stato e che porta a una situazione insostenibile il viticoltore. E' aumentato tutto, soprattutto per viticoltori che vanno tutelati”.