Conferenza stampa per la proprietà in casa Avellino. Il presidente della società biancoverde, Angelo Antonio D’Agostino, dopo i vari rumors sulla presunta cessione delle quote del club irpino e l’andamento poco soddisfacente della squadra, si è espresso così in conferenza stampa: “L’Avellino non è mai stata in vendita, resterà del nostro gruppo. - ha affermato il massimo dirigente del club irpino - Ma vi spiego com’è andata la vicenda con Francesco Agnello. Ho ricevuto la sua chiamata e, non avendo il suo numero memorizzato, ho accettato la sua proposta di incontrarci a Roma. Personalmente, credevo fosse per motivi politici. In seguito, ci siamo incontrati e ho chiarito fin da subito che l’Avellino non è in vendita. Mi ha parlato di sponsor, ma da quel momento non l’ho più sentito. Ci tengo a precisare che niente è partito da noi. I nostri programmi sono sempre gli stessi”.
“Abbiamo rilevato il club due anni e mezzo fa, poi siamo stati fermati dal Covid-19. In seguito, è stata programmata la stagione sportiva 2020/21 ed è stata messa su una squadra competitiva. Infatti, il primo anno ricorderete bene che siamo arrivati in semifinale dei playoff. Dopo una stagione così importante, abbiamo riconfermato la parte tecnica per dare un’ulteriore possibilità e sappiamo bene com’è finita. Ho detto ai ragazzi dello scorso anno che non avevo intenzione di giocare un altro campionato con chi non provasse reale attaccamento alla maglia, pur sapendo a cosa stessi andando incontro. Questo per dire che non è variato il programma che ci siamo imposti dall’inizio. La squadra di quest’anno è stata allestita con un criterio differente e senza ridimensionamento di budget, ora c’è bisogno di tempo. Da parte della società c’è piena fiducia alla parte tecnica”.
“Non c’è alcun debito da estinguere, la società è perfettamente in linea. Per gli sponsor il mio era solo un invito. Marinelli? Lui ha già fatto chiarezza circa questo argomento. Per lo stadio noi abbiamo fatto ciò che dovevamo e ora attendiamo le autorizzazioni. Inoltre, vorrei dire che non ho alcun interesse nel farlo, ma solo perché ci tengo all’Avellino. Maniero? Ho sentito appena le sue dichiarazioni. È un bravo ragazzo e un ottimo calciatore, è finita così solo perché non rientrava nel progetto del nuovo mister. Sulla volontà di spostare l’orario delle gare per ammortizzare i costi, ho parlato con Ghirelli e si farà una valutazione tra i club. Io, personalmente, non sono molto d’accordo ma qualora dovessero adeguarsi tutti, si troverà il giusto equilibrio. Ai tifosi posso dire che calcisticamente accetto tutto, ma non è bello sentirsi ingiuriare. Tecnicamente ci stanno le contestazioni, ma bisogna tenere a mente che la società fa tanti sforzi. Prendersela con noi si va a demolire quella parte sana. Io oltre che fare cinquecento chilometri ci metto anche i soldi; quindi, sono il primo interessato a vincere”.