Avellino

Nonostante l’avanzata della Destra a livello nazionale, il Partito Democratico in Provincia di Avellino ottiene un risultato importante con circa 5 punti percentuali in più rispetto al 2018.

Un grazie per la campagna elettorale appena conclusa a tutti i militanti, i segretari, agli uomini e le donne che hanno deciso di votare il Partito Democratico, un ringraziamento speciale va ai candidati nei collegi uninominali, Maurizio Petracca, Carlo Iannace, che hanno animato questa campagna elettorale in maniera continuativa per circa un mese e mezzo.

Un grazie alle candidate della lista del Partito Democratico Rosetta D’Amelio e Caterina Lengua, donne irpine, di spessore e di grande valenza.

Felicissimi e vanno i nostri migliori auguri a Piero De Luca per il lavoro che continuerà a fare, certi che difenderà le nostre province e darà spazio e voce alle istanze di Avellino e Salerno.

Abbiamo un lavoro importante da fare, quello di ricostruire il rapporto con le forze politiche per riuscire ad istituire un campo largo tenendo insieme tutte le forze moderate, progressiste e di sinistra. Abbiamo un lavoro da fare per rafforzare il rapporto con la cittadinanza, recuperare quella parte di elettori che non ha votato e che rifugge dalla politica. Dobbiamo valorizzare il voto come strumento dell’appartenenza ad un progetto del quale tutti si sentono parte attiva.

Per i prossimi anni gli elettori ci hanno collocato all’opposizione ma il nostro impegno sarà massimo nella tutala dei diritti, delle libertà della persona ma anche il lavoro e l’economia del nostro paese.

Infine un particolare ringraziamento va a tutti gli elettori della Provincia di Avellino ma in particolare ai quasi 1.416 elettori del Vallo di Lauro che hanno sostenuto il Partito Democratico è per il loro senso di appartenenza ci individuano quale primo partito del territorio, superando rispettivamente il Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia.

Sicuramente abbiamo tanto da lavorare per riuscire ad aumentare il più possibile il consenso al Partito Democratico e ricostruire un Centrosinistra realmente plurale che riesca a sviluppare un progetto comune e che non sia solo la somma percentuale di tutte le forze che lo rappresentano.