Benevento

Si è detto sconvolto da quanto gli è capitato, perchè il suo unico obiettivo è stato sempre cercare di aiutare chi non sta bene. In che modo? Facendo il suo lavoro di terapista, senza mai qualificarsi, non avendone titolo, come medico.

Assistito dall'avvocato Raffaele Scarinzi, si è difeso così dinanzi al gip Maria Di Carlo, Angelo Graziano, 33 anni, domiciliato a San Giorgio del Sannio, finito agli arresti domiciliari in una inchiesta del pm Maria Colucci e dei carabinieri che ha prospetato nei suoi confronti le ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale, truffa, lesioni aggravate nei confronti di numerose persone , esercizio abusivo della professione medica.

Graziano ha spiegato di aver praticato ai pazienti terapie (infusioni endovenose), in gran parte palliative, su indicazione di un medico tedesco che li aveva visitati in Italia. Era accaduto lo stesso anche con la 54enne di Mirabella Eclano morta il 25 marzo del 2021. Era stata sottoposta – ha continuato - ad un prelievo di sangue analizzato in Germania, dai risultati erano emersi valori sospetti di alcuni markers tumorali che avrebbero potuto prefigurare lo sviluppo di un cancro. Secondo il 33enne, le condizioni della malcapitata si erano successivamente aggravate, e solo a quel punto, sempre su indicazione del medico tedesco, lui avrebbe fatto ricorso alle sacche alimentari e all'ossigenoterapia.

Del tutto diversa la ricostruzione degli inquirenti, che ipotizzano condotte finalizzate ad incassare soldi. Non è vero, ha concluso, dai familiari della 54enne non ho mai preso 1 euro.

àLa difesa ha chiesto la revoca o l'attenuazione della misura. Ancora da stabilire l'interrogatorio del fratello 42enne, attualmente in Svizzera, colpito dall'obbligo di dimora a San Giorgio del Sannio.