Napoli

Ieri sera, intorno alle ore 20.00, ennesima aggressione ai danni di un autista del trasporto pubblico locale. Vittima un operatore d'esercizio dell'AIR Campania sulla tratta Teverola-Aversa-Napoli, quella che una volta era la linea M13 della CTP, all'altezza del McDonald's di Aversa. A darne notizia il coordinamento Usb di Napoli. 
"L'autobus di linea era in direzione di Aversa, quando, improvvisamente, una vettura privata gli ha tagliato la strada, obbligandolo, per evitare l'impatto, ad effettuare una brusca frenata. L'autista, dopo aver evitato il peggio, lampeggiava la vettura pirata per segnalare il rischio d'impatto provocato. A quel punto, evidentemente infastidito dalla segnalazione, l'autista dell'auto ha arrestato la corsa, è sceso dalla vettura e si è  minacciosamente avvicinato all'autobus. L'operatore d'esercizio, che in passato aveva già ricevuto un'aggressione simile, per tutelarsi, ha chiuso il finestrino lato guida. Alla visione di questo gesto, l'autista dell'auto è tornato verso la sua vettura, ha preso un corpo contundente, molto simile ad un girabacchino, si è avvicinato al finestrino lato guida dell'autobus, ormai chiuso, e ha iniziato a colpire, mandando in fratumi il vetro del bus. Il conducente è rimasto ferito da una scaglia di vetro nell'occhio. L'aggressore si è dato alla fuga.
Il conducente del bus è riuscito comunque a registrare il numero di targa della vettura con alla guida l'aggressore, dopodiché, anche se molto provato, ha chiamato  l'ambulanza  riservandosi di effettuare formale denuncia agli organi competenti.
"Siamo veramente stanchi di continuare a denunciare aggressioni al personale front line del servizio pubblico - afferma Marco Sansone del Coordinamento Regionale USB Lavoro Privato - senza che questo fenomeno regredisca.
Riteniamo che sia doveroso implementare i presidi territoriali ed i controlli da parte delle Istituzioni, ma anche le aziende devono fare la loro parte prima che ci scappi il morto. In AIR Campania, così come in molte altre aziende del tpl campano, i lavoratori front line, soprattutto gli operatori d'esercizio, dovrebbero essere supportati costantemente da verificatori di titolo di viaggio, ed in caso di carenza, anche da personale amministrativo, adeguatamente formato, che spesso affolla gli uffici aziendali.
Infine - conclude Sansone - auspichiamo che la denuncia del fatto permetta alle forze dell'ordine di identificare l'aggressore, anche attraverso l'utilizzo delle telecamere di zona, affinché subisca la giusta punizione, capace di fare da deterrente verso quella che è diventata una triste ed impunita abitudine".