Carife

"Quanta neve e ghiaccio nel 1944, l'anno in cui ci sposammo con mio marito. Ricordo ancora oggi come se fosse ieri. Non potevamo andare in chiesa. Mia madre andò dal prete e gli chiese se potevamo celebrare il rito nuziale a casa. Ma non ci fu verso. La risposta fu secca da parte del sacerdote: io vado con il bastone in chiesa e anche loro si attrezzano e vengono. Trovammo una 500 con le catene alle ruote e così arrivammo a destinazione. Erano giorni tristi e difficili. Non erano giornate per sposarci. Ma Rocco mio aveva fretta."

E' uno dei tanti racconti di Angiola Nigro nel giorno dei suoi 100 anni. Il lieto evento, in Irpinia nella ridente Baronia, a Carife. 

Donna forte e temprata Angioina, vedova, due figli Vincenzo e Maria, tre nipoti e un pro nipote. Ha trascorso la sua vita a lavorare in campagna con grande dedizione, sacrifici e amore.

"Ho fatto anche l'ostetrica degli animali. Quanti vitelli ho aiutato a partorire. Ho visto guerre, terremoti e pandemie. Mio marito è morto giovane, troppo presto. E questo è stato un dolore troppo grande. 

Come trascorre le sue giornate la centenaria della Baronia? "Prego, recito l'eterno riposo ai morti e sto in compagnia con mio figlio e mia nuora. Se sento qualche litigata mi sento male e mi arrabbio. Mi piace la pace."

Oggi alle 14.00 nell'edizione del telegiornale di Otto Channel, sul canale 16 del digitale terrestre l'intervista alla bellissima centenaria Angiola Nigro.