Benevento

Chiusa l'indagine a carico di Paolo Corino (avvocato Antonio Leone), 51 anni, di Benevento, ed Antonio Izzo (avvocato Gerardo Giorgione), 49 anni, di San Nicola Manfredi, ai quali il sostituto procuratore Licia Fabrizi ha contestato il concorso in rapina. L'ipotesi di reato è relativa all'episodio accaduto lo scorso 9 marzo, per il quale Corino era stato arrestato dalla Squadra mobile, mentre Izzo era stato denunciato a piede libero.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo averlo scoperto, l'indagato avrebbe invitato ad andare via, sostenendo che stesse violando la sua privacy, un investigatore della provincia di Napoli che lo stava seguendo per conto dell'impresa di cui è dipendente, che gli aveva affidato l'incarico di verificare il motivo delle sue assenze dal luogo di lavoro.

Il 'detective' si sarebbe allontanato con una Mercedes, ma Corino l'avrebbe inseguito con la sua Citroen nera, ed altrettanto avrebbe fatto Izzo con la sua Punto. L'epilogo era arrivato al viale Principe di Napoli: dopo averlo minacciato di morte ed avergli tagliato la strada, il 50enne avrebbe colpito il malcapitato alla schiena con un pezzo di legno e gli avrebbe sottratto lo zaino nel quale erano custoditi il computer portatile , un gps, una pennetta e dei cavetti, e lo avrebbe consegnato a Izzo, nel frattempo rimasto a bordo della sua macchina.

Comparso dinanzi al Gip, Corino aveva ammesso di aver sbagliato a portargli via lo zaino, che peraltro non aveva aperto, ma aveva spiegato di averlo fatto per darlo alla polizia, per capire finalmente chi fosse quella persona che da giorni lo scrutava con un binocolo e faceva foto sotto la sua abitazione. Aveva precisato di essere stato assente dal lavoro per tre-quattro giorni, e di aver deciso di seguire l'investigatore per vedere dove fosse diretto. Era stato rimesso in libertà, il suo arresto non era stato convalidato dal giudice perchè  "al più deve ritenersi configurabile una ipotesi di esercizio arbitario delle proprie ragioni con violenza sulle persone ovvero di violenza privata, ma certamente non il delitto di rapina aggravata".

Gli indagati hanno ora venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati o produrre memorie, poi il Pm deciderà sulle eventuali richieste di rinvio a giudizio.

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Raid e furto negli uffici Asl, assolto un 50enne di Benevento

Era accusato di un furto all'interno dell'Asl, ma è stato assolto per non aver commesso il fatto. E' la sentenza del giudice Telaro per Gianpaolo Pastore (avvocato Antonio Leone), 50 anni, di Benevento, chiamato in causa dalle indagini sul raid messo a segno il 30 aprile del 2017 in via Grimoaldo Re.

Secondo gli inquirenti, una volta nei locali dell'Asl, si sarebbe impossessato della cassetta portamonete del distributore automatico, nella quale erano contenuti 87 euro. In precedenza, avrebbe invece tentato di accedere, forzando una porta, al garage collegato ai piani superiori; avendo notato le telecamere, avrebbe alzato un cappuccio sulla testa e si sarebbe diretto verso l'ingresso principale. Oggi la conclusione del processo e l'assoluzione dell'imputato.