Piano di Sorrento

"Non è vero che occorre prevedere nel PUC l'inserimento delle aree da adibire all'installazione di ripetitori telefonici, basta semplicemente modificare il regolamento". Così Gabriele Di Filippo, consigliere di opposizione, ripropone all'attenzione del consiglio comunale un tema quanto mai scottante: le criticità del servizio di telefonia mobile assolutamente inadeguato a soddisfare le esigenze dell'utenza che lamenta continui disservizi e l'impossibilità di collegarsi alla rete e addirittura di telefonare.

A rinviare ogni discussione all'approvazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale era stata, nel luglio scorso, l'assessore Anna Iaccarino rispondendo a un'interrogazione del consigliere Di Filippo (Piano nel Cuore) che sottolineava l'insostenibilità della situazione dovuta all'assenza di ripetitori sul territorio comunale con le disfunzioni del servizio subite dagli utenti.

Spiega Di Filippo: "Dopo essermi confrontato con l'ing. Roberto Gebbano, tecnico delle comunicazioni e delegato da tutti i gestori di telefonia fissa per l'installazione dei ripetitori sul nostro territorio, è emerso che le infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione sono assimilate, ad ogni effetto, alle opere di urbanizzazione primaria e devono ritenersi perciò compatibili con tutte le destinazioni urbanistiche con la conseguente possibilità di procedere alla loro ubicazione in qualsiasi parte del territorio comunale".

Ne deriva che come opere di urbanizzazione primaria per procedere all'installazione dei ripetitori è necessario esclusivamente aggiornare il regolamento comunale n. 103 del 30/12/2009 e la relativa stesura delle aree sensibili per cui il problema potrebbe essere rapidamente risolto dando una risposta concreta e sollecita ai cittadini.

Il consigliere aggiunge: "Non so se l'Amministrazione è a conoscenza che, a seguito dei disservizi segnalati dai nostri concittadini, Piano di Sorrento è entrata nel progetto Se.Re. (Segnalazione Reclami) di Vodafone S.p.A., attenzionato a livello nazionale perché al momento non ci sono infrastrutture adeguate a reggere il carico di utenza che viene generato nel territorio comunale. Inoltrte qualora i gestori inizieranno a fare ricerca sui candidati privati e presenteranno dei progetti che, qualora dovessero essere bocciati dalla nostro Ente potranno essere oggetto di ricorsi al TAR, sede in cui il nostro Regolamento (impugnabile dal punto di vista normativo) potrebbe causare un aggravio in termini economici per il nostro Comune".

L'ing. Gebbano sulla vicenda evidenzia che "...questo problema a Piano di Sorrento si protrae da troppi anni, oltre un decennio, e si è arrivati a un livello di disservizio ingestibile. Da parte mia intendo ribadire come tecnico del territorio la totale disponibilità di tutti gli operatori di telefonia ad investire sul vostro Comune per individuare tutte le soluzioni più sicure, tecnicamente avanzate e rispettose dell'ambiente e del paesaggio per risolvere il problema".