Benevento

C’è il nodo viabilità per il progetto di ampliamento nella zona del centro commerciale Buonvento. La questione infatti è stata dibattuta di nuovo in commissione Urbanistica ieri dopo che il consigliere Quarantiello aveva chiesto di poter prendere visione del progetto. C’era l’obiettivo, come specificato nei giorni scorsi, di migliorare la viabilità nella zona, in primis riaprendo Via Serretelle, e poi andando a migliorare il deflusso delle auto sull’Appia. Il progetto è stato portato in commissione nella giornata di ieri: presente anche l’architetto responsabile del progetto. Varie le perplessità palesate dai consiglieri membri di giunta, sia componenti dell’opposizione consiliare sia della maggioranza. Perplessità che riguardano tutte l’argomento della viabilità. Pasquariello infatti ha spiegato: «Al di là che c’è da osservare se sono stati rispettati gli standard ubanistici, e altri aspetti legati al progetto, nella scheda relativa alla questione della viabilità non si fa alcuna menzione. Questo era un problema che fu evidenziato ancche in conferenza di servizi. Tuttavia è palese che questo tipo di progetto ha un impatto molto alto: in quella zona con un ampliamento che dovrebbe portare altri cinquemila metri di superfice espositiva, oltre ad alcuni appartamenti (sembrerebbe che saranno dodici di circa cento metri quadri) è chiaro che si profila qualche perplessità». Perplessità perché, secondo alcuni componenti della commissione, con un progetto così ampio il traffico in zona (che già in alcuni frangenti diventa problematico) andrebbe a penalizzare gli abitanti delle contrade limitrofe, Santa Clementina su tutte. «Ok, la riapertura di Via Serretelle - prosegue Pasquariello - ma c’è un problema: la strada poi finisce con un passaggio in un parcheggio di un privato... questo è un dato che espone a un grosso numero di problemi. Dovrebbe essere ceduto quel passaggio. Questa in ogni caso è la dimostrazione che il Puc, sbandierato e decantato dopo l’approvazione, è manchevole sotto tantissimi punti di vista. Era palese che l’amministrazione avrebbe dovuto muoversi prima, parlando con il privato in questione e trovando una soluzione. E la dimostrazione che la nostra non è opposizione fine a se stessa è che queste perplessità, in commissione, sono state condivise anche da alcuni consiglieri di maggioranza».