La Campania come il resto d’Italia. Strutture carcerarie abbandonate a se stesse dalla politica e istituzioni. Una disattenzione totale che non risparmia il carcere Campanello di Ariano Irpino, alle prese da anni con una cronica carenza di organico e mancanza di interventi strutturali.
Una situazione di grave disagio, che solo grazie al coraggio, all’impegno e determinazione del direttore Maria Rosaria Casaburo non è ulteriormente degenerata. A fare il punto sulla grave emergenza è il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Aldo Di Giacomo nella sua tappa ad Ariano.
"E' un problema sicuramente nazionale, ma la Campania è una delle regioni più colpite. La situazione è drammatica sia per i detenuti, quelli più deboli che per il personale della polizia penitenziaria. Ad Ariano Irpino abbiamo una situazione molto complicata. Qui non c'è alcuna attenzione da parte della polizia penitenziaria. Qui manca personale e gli eventi critici si susseguono continuamente.
La realtà è che lo Stato ha perso letteralmente il controllo. I detenuti più forti riescono a comandare e a fare tutti, quelli più deboli purtroppo sono costretti a subire e spesso a suicidarsi."