Benevento

“Il territorio non è esclusione di tutto il resto”. Così Susanna Camusso, ex leader nazionale della Cgil e candidata per il Pd come capolista al Senato nel collegio che include anche Benevento rifiuta l'etichetta di “paracadutata” che pure le era stata affibbiata da diversi competitor.
“Così non si fa un buon servizio al Sannio e alle aree interne – dice Camusso – perché semmai c'è un tema opposto: come il Mezzogiorno nel suo complesso, non solo le singole regioni o i singoli territori possano avere una voce politica nazionale che pesi nel dibattito”.
Un dibattito che coincide secondo la Camusso anche con il ridare dignità alle aree interne: “Servirebbe una ripresa di investimenti e politiche industriali mirate che permetterebbero di dare risposte a ricchezze che ci sono: qui con lo spopolamento servirebbero infrastrutture per permettere alle persone di scegliere cosa fare e non di essere costrette a lasciare queste terre”.
Rifugge le polemiche sulle candidature anche il segretario provinciale Giovanni Cacciano: “Ormai è passato tempo, ora il pensiero deve essere battere la destra e conquistare quei collegi che sono in gioco. Si può invertire la previsione che vede i nostri avversari in vantaggio: sui territori possiamo fare tanto, risalendo la china evitando lo scenario di una vittoria della destra”.
Si sono presentati poi nella cornice di Palazzo Paolo V gli altri candidati sanniti: Antonella Pepe che gioca la partita dell'uninominale Camera ed è candidata anche nel proporzionale, Erasmo Mortaruolo consigliere regionale e anch'egli candiato al proporzionale Camera, Angela Ianaro, deputata uscente in quota Movimento Cinque Stelle e ora ricandidata col Pd, Stefano Graziano, capolista al proporzionale Camera e Carlo Iannace, medico ed ex consigliere regionale in campo per l'uninominale Senato.