Benevento

I conti non tornano a Palazzo Mosti. La minoranza torna ad attaccare l'amministrazione sulla gestione del dissesto. In un incontro in programma questa mattina nell'aula consiliare chiarisce che la relazione fornita qualche settimana fa dalle ispettrici del Ministero delle Finanze conferma le preoccupazioni già espresse.
La città continua a subire una fiscalità ai massimi livelli, conseguenza del dissesto e su questo le opposizioni vogliono far luce.

Il portavoce del gruppo Città Aperta, Luigi Diego Perifano ha individuato uno dei nodi più difficili da sciogliere nella confusione tra contabilità ordinaria (successiva al dissesto) e gestione dissesto (cioè quella fino al 31 dicembre 2016) con conseguenze molto “gravi”.
“Una commissione che secondo le ispettrici ministeriali ha portato ad alterare gli equilibri di bilancio a risultati ritenuti fittizi. Si tratta di una questione immensa: 21 milioni di euro al di fuori delle procedure di legge previste per la gestione del dissesto con la violazione della parità di condizioni dei creditori. Di questi pagamenti chiederemo l'elenco e credo ci saranno delle conseguenze”.
Parla anche di tempi eccessivamente dilatati per il rientro.

Azioni che - sostiene Perifano – comportano una responsabilità diretta del sindaco e dell'assessore alle finanze.
“Manca ancora – chiosa Perifano – il conteggio della massa passiva”. Rilievi per i quali l'opposizione ha annunciato pure una richiesta di accesso agli atti. Dettagliati gli interventi dei consiglieri Giovanni De Lorenzo del Partito Democratico, Giovanna Megna di Civico 22 che ha posto l'attenzione anche sulle anomalie che si riscontrano sul fondo crediti di dubbia esigibilità e Angelo Miceli (Città Aperta). Parla di grandi rischi anche Angelo Moretti (Civico 22).