Avellino

Cinque giorni di astensione dalle udienze civili e penali. Ad indirla il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, guidato dal presidente Antonio Barra. Astensione che affonda le sue motivazioni nella lesione del diritto alla difesa, che ad avviso dei legali del foro di Avellino, sarebbe compromessa dal persistente ricorso nel settore civile alle udienze a trattazione scritta.

Nella delibera del 27 luglio scorso i componenti del Consiglio avevano evidenziato che «le istanze più volte rappresentate sono rimaste inevase, rivendicando la funzione sociale dell’avvocato e riproponendolo come perno indispensabile per una giustizia più immediata ed efficiente».

Pertanto, la scelta del Consiglio di proclamare l’astensione dalle udienze civili e penali dal 12 al 16 settembre, nella necessità di rivendicare il pieno diritto all’esercizio della professione, ha la finalità di risolvere le problematiche denunciate, che gravano sugli avvocati, già soffocati dalla crisi economica e da anni di rallentamento del sistema giustizia a causa della crisi epidemiologica. Inoltre, nei giorni in cui è stata proclamata l’astensione dalle udienze, il consiglio sarà riunito in seduta permanente presso l’Aula Magna del Tribunale di Avellino per discutere e approfondire le problematiche enunciate, con espresso invito a tutti gli iscritti a prendervi parte.

Intanto resta in auge anche la questione edilizia giudiziaria e il consiglio si riserva di avviare le opportune riflessioni con l’intera categoria, rappre- sentando al sindaco la necessità di trasferimento di tutti gli uffici giudiziari (Sezione Lavoro - Unep - Giudice di Pace - Tribunale) in un’unica struttura. A partire dal 19 settembre, come stabilito dal presidente del Tribunale di Avellino, Vincenzo Beatrice, in un recente decreto, si tornerà alla fissazione ad orario dei procedimenti trattati dinanzi al Giudice di pace, al fine di evitare assembramenti nelle aule di udienza.