(f.s.) Un punto in trasferta (a Como), sei in casa. La corazzata sarda non ha ancora le stimmate della squadra da battere. Ma l'organico è di prim'ordine. Con elementi che sembravano essere un lusso persino in serie A (Nandez, Pavoletti, Rog, Goldaniga). Per il Benevento il secondo esame severo dopo quello di Marassi contro il Genoa: in fondo proprio il grifone rossoblù e il Cagliari sono le favorite principali per la vittoria in questo campionato.
La società sarda ha incassato cifre a sei zero grazie alle sue cessioni eccellenti e al “paracadute” della retrocessione e qualcosa di quei milioni ha rimesso in giro andando a pescare molti fedelissimi di Liverani, da Lapadula a Mancosu, a Falco. Gli ultimi arrivati alla corte di Giulini sono proprio il giocatore salentino e il difensore Capradossi. Squadra dunque ricca di talenti, anche se non sempre è facile collocarli alla perfezione. Liverani usa il 4-3-3 che andrà a scontrasi col 3-5-2 di Caserta.
Se il Benevento ha sulle fasce solo due “quinti”, neanche il Cagliari sembra esageratemente attrezzato sulle corsie esterne. Contro il Modena, sul fonte d'attacco, a destra ha giocato l'uruguaiano Nahitan Nandez, che nella storia del club sardo resta il giocatore più costoso di sempre, pagato ben 18 milioni di euro al Boca Juniors, mentre a sinistra Liverani ha schierato Mancosu, che un'ala non è, ma che può svariare su tutto il fonte d'attacco. Alle loro spalle Zappa e Obert, corridori più operai e pronti alle incursioni in avanti. A centrocampo il congolese Makoumbou, prelevato in estate dal Maribor, insieme a Nicolas Viola e Marko Rog. Non propriamente un centrocampo di maratoneti, ma che ha un tasso tecnico elevatissimo.
E' lì in mezzo che Caserta dovrà trovare le armi giuste per cercare di avere la meglio sui sardi. Il ruolo di play è tutto da definire: fuori causa Viviani, il tecnico può scegliere tra Kubica e Schiattarella se si fida del loro stato di forma (il polacco ha giocato cinque partite ufficiali in Polonia prima di trasferirsi nel Sannio, mentre l'ex parmense ha solo fatto allenamenti senza palla). Altrimenti si riprova con Acampora centrale e al suo fianco due stantuffi che possono essere Karic e Koutsoupias. Ci penserà molto Caserta, consapevole che forse proprio lì in mezzo si deciderà la sfida.
Il resto è affidato agli attacchi: da una parte l'ex Lapadula e la “bestia nera” Pavoletti (già 3 gol ai giallorossi), dall'altra Forte, La Gumina, Simy, oltre a Ciano e Farias. Come si vede neanche il Benevento è messo male in avanti e la sfida appare sin d'ora assai equilibrata.
Quattro precedenti finora: una vittoria giallorossa, tre sarde: il Benevento non ha mai vinto al Vigorito, l'unico suo successo a Cagliari nell'ultimo anno di serie A grazie ai gol di Tuia e Sau.
Nella foto di Taddeo, il polacco Kubica