Telese Terme

Hanno tutti ricevuto un invito a comparire per essere interrogati, come indagati per danneggiamento aggravato, dalla Procura per i minori di Napoli. Solo uno di loro ha risposto, gli altri si sono avvalsi della facoltà di non farlo.

Sono le scelte operate dai cinque giovanissimi di Telese Terme, difesi dagli avvocati Massimo Scetta, Lucia Sagnella e Giacomo Giordano, chiamati in causa dall'inchiesta dei carabinieri su quanto accaduto all'interno delle Terme lo scorso 22 maggio. Quando il palazzo dei congressi era stato il bersaglio di un gesto di vandalismo.

In concorso con due maggiorenni, i cinque minori - un 14enne e, all'epoca, quattro 13enni- avrebbero forzato una porta e, probabilmente adoperando delle pietre, avrebbero mandato in frantumi i vetri di più ingressi e di alcune finestre. Poi avrebbero scardinato alcune prese dell'impianto elettrico e del citofono, spaccato una decina di sedie e centinaia di scrittoi delle stesse sedie installate nella sala riservata ai convegni.. E, per finire, avrebbero distrutto scrivanie, suppellettili e tende servendosi anche di una mazza di ferro.