Un inizio di campionato ricco di incognite era chiaro al termine di una preseason da rivoluzione completa per la rosa e per la guida tecnica e con un reparto avanzato modificato a ridosso e anche oltre la chiusura della sessione estiva di calciomercato. L'esame Pescara non è stato superato dall'Avellino. È stato solo il primo di una lunga serie per un cammino che sarà costruito dalla squadra biancoverde sulle 38 giornate.
La prima è volata via con poche idee. Ai padroni di casa è bastato il colpo di testa di Lescano, che ha superato prima Aya nel confronto diretto in area e poi Marcone. Solo nel finale si è acceso l'undici di Taurino, in difficoltà nella costruzione dal basso, capace di rendersi pericoloso in poche occasioni e che dovrà mostrare maggior coraggio nei 90 minuti: aspetto toccato dallo stesso tecnico a fine gara.
Il dilemma offensivo resta insoluto dopo il primo atto e tanto sembra legarsi in particolar modo al rientrante nell'ambiente irpino, Marcello Trotta. La punta di Macerata Campania ha vissuto un estate da svincolato, al lavoro con l'Equipe Campania, prima di accettare l'offerta dell'Avellino per provare insieme un rilancio dopo anni difficili.
Sono ore di riposo per la squadra, ma all'orizzonte spunta già un match da punti pesanti in palio e da non fallire. Domenica, alle 17.30, al "Partenio-Lombardi" sarà sfida contro la Gelbison, battuta dalla Juve Stabia per 3-1 nell'esordio tra i professionisti. Appare come un passaggio obbligato per tanti aspetti: come spesso capita nello sport, il risultato può cancellare tensioni e concedere maggior serenità nel lavoro di costruzione di un gruppo nuovo e che dovrà accelerare dopo un precampionato privo di veri step di crescita.