Torrecuso

La sosta ferragostana è arrivata, i giocatori del Torrecuso, dopo un primo periodo di lavoro intenso, possono riposare per un paio di giorni prima di riprendere nuovamente le attività e correre verso l'inizio della stagione. Questo è il momento adatto per parlare col direttore Zotti che sta seguendo la squadra dal primo giorno.

“Siamo partiti un po' in ritardo – inizia il direttore dei sanniti – e con qualche problema. Anche il mister non ha cominciato con la squadra per problemi personali ma grosso modo possiamo dire di aver rispettato il nostro programma. Ora ci godiamo questi due giorni di riposo con la consapevolezza che ci siamo rimessi in carreggiata”.

Curiosità ha destato anche la figura dell'allenatore, una novità per i non addetti ai lavori, ma di sicuro un allenatore ben conosciuto dalla società torrecusana.

“Non lo dobbiamo certo scoprire noi mister Farina, un allenatore preparato che a settembre discuterà la tesi per arrivare fino alla massimi serie. Ha vissuto stagioni importanti in piazze altrettanto importanti. Non un mister qualsiasi ma uno studioso e noi lo sapevamo bene. Si è legato subito alla dirigenza e alla squadra e penso proprio che sarà un valore aggiunto per noi dandoci una grossa mano. Ma cosa ancora più importante è che sa gestire i tempi, sa quando deve scherzare con i ragazzi e quando lavorare”.

Altro aspetto da toccare è quello legato al mercato. Il direttore Zotti, come la squadra, ha dovuto affrettare i tempi per dare al proprio allenatore una squadra quanto più completa è possibile.

“Siamo partiti sapendo quello che avevamo in casa, i nostri big e i nostri giovani. Avevamo fissato degli obiettivi tra Over e Under e possiamo dire di averli raggiunti. Allo stato attuale, se dovessimo scendere in campo, avremmo una squadra con cui farlo. Allo stato attuale la rosa è di 22 persona ma in questa fase tutto si può aggiustare e migliorare. Con l'arrivo di Lacarra pensiamo di essere al completo poi se arriverà la classica occasione, non ce la lasceremo sfuggire”.

Proprio l'arrivo di Lacarra dovrebbe aver chiuso lo spazio per Jeda, il nome caldo che da una settimana sta girando in casa sannita. A dirla tutta, ma nel mercato mai nulla si può dare come scontato, sembra quasi un nome sparato per i siti e la carta stampata, una forma di pubblicità legata a un giocatore che ha un curriculum pesantissimo e che farebbe le fortune di ogni squadra. Il dato reale è che il tecnico, da una decina di giorni, sta lavorando sul tridente composto da Lacarra affiancato da Diego Zerillo e Felici. A mister Farina serviva una punta di peso, uno che facesse un grande lavoro oltre i gol richiesti, Jeda ha ben altra collocazione e, francamente, potrebbe anche rappresentare un problema più che una risorsa anche se, e giova ripeterlo, si tratta di un valore assoluto. Bisogna comunque aspettare per ritenere chiusa questa pista, il mercato di sorprese ne sa regalare veramente tante.

Fabio Tarallo