Benevento

L'ultimo atto della quarta giornata cancella anche l'ultimo zero in classifica, quello nella casella dei punti del Sudtirol. I bolzanini salgono a quota 3 battendo il Pisa di Ionita (in gol) e Barba e lasciano i toscani sorpendentemente all'ultimo posto, insieme al Perugia. 

Nel campionato più illeggibile degli ultimi anni, il Benevento prova a scalare la graduatoria dopo la partenza falsa col Cosenza. In casa giallorossa sembra essere cambiato il vento, le cose si sono improvvisamente aggiustate, senza che neanche ci sia ancora stato l'apporto dei nuovi acquisti. Certo, abbiamo visto per la prima volta in campo il polacco Kubica, il nigeriano Simy, l'ex granata Vesely, ma in fondo si può dire che a Venezia abbia ancora vinto la la squadra delle prime giornate, per altro “orfana” di Letizia e Viviani, oltre che di Barba passato al Pisa. Un bel segnale, che testimonia della forza della base, di quello zoccolo duro che era partito male contro il Cosenza, ma che ha saputo trovare in se stesso, grazie anche al nuovo modulo, la forza di reazione necessaria. Quella di Venezia è stata la partita di Kamil Glik e di Paleari, di Foulon e di Acampora, di Karic e poi di La Gumina, Masciangelo, Koutsoupias. Il “benvenuto” nel finale a Kubica e Simy ha solo rifinito una torta apparsa particolarmente gustosa in laguna. La squadra giallorossa ha offerto di nuovo una prestazione di carattere e ricca di agonismo dove non necessariamente bisogna prevalere nel possesso palla (43% a 57). Ha colpito nei momenti cruciali della gara, resistendo ai ritorni un po' confusionari del Venezia.

Si era detto che questa fosse una di quelle partite spartiacque per il campionato: l'arrivo dei nuovi non ancora completato e la reazione di chi questo campionato l'ha iniziato. Partita ricca di insidie proprio per questa ragione. Ora inizia un'altra fase in cui ci sarà modo di inserire nella migliore maniera possibile gli ultimi arrivati: non solo Kubica e Simy che hanno già rotto il ghiaccio (così come Vesely e Ciano), ma anche di Leverbe e Schiattarella, che sono arrivati a Venezia per proprio conto aggregandosi all'ultimo momento alla squadra. Sabato contro il Cagliari potrebbero esserci anche loro, insieme a Letizia, che ha saltato Venezia solo a scopo precauzionale.

Sarà quello il momento delle scelte, fermo restando che Caserta ha sempre sottolineato quanto sia importante avere la possibilità di cambiare le carte in tavola nel corso della partita. Ora ne ha la possibilità, perchè anche la panchina è all'altezza di chi va in campo dal primo minuto. Ed è inutile dirlo, l'arrivo del Cagliari mette l'acquilina in bocca a tanti.