«Adesso vogliamo la verità, dopo 12 anni. Queste indagini devono concludersi al più presto». L’ex premier e leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è intervenuto così, ieri pomeriggio, sul porto di Acciaroli, a Pollica, in occasione della marcia della legalità in ricordo di Angelo Vassallo, il sindaco cilentano ucciso la sera del 5 settembre 2010 con nove colpi di pistola.
«Evidentemente Angelo Vassallo dava fastidio perché aveva a cuore questo territorio. E, sicuramente, aveva scoperto qualcosa, così sembrano dire le indagini in corso. Si intravede qualche filone. Era contrario a dei traffici illeciti e, molto probabilmente, di droga» ha aggiunto l’ex premier, in prima fila insieme ai fratelli del sindaco pescatore, Dario e Massimo, con lo striscione “Insieme per la verità”.
«Dopo 12 anni dobbiamo restituire dignità ai familiari di Angelo. Dario Vassallo è candidato qui con noi con il M5s per dare un grande messaggio politico e sociale a tutta la popolazione, il fratello di Angelo che non ha mai smesso di indagare» ha, poi, sottolineato Conte.
Alla marcia presenti tanti cittadini, anche da oltre zone d'Italia, ai quali Conte, giunto sul luogo dell'uccisione, ha ribadito: «Angelo Vassallo è stato un esempio, lottando per la legalità e la tutela dell’ambiente. E’ molto inquietante la prospettiva di un intreccio tra malavita organizzata e apparati deviati dello Stato».