Da una parte la pronuncia della Corte di appello, che ha dichiarato il non luogo a procedere per la rinuncia all'istanza di ricusazione avanzata da uno degli imputati, dall'altra il presidente del Tribunale, che ha respinto la dichiarazione di astensione del giudice Graziamaria Monaco arrivata nell'udienza di fine luglio.
Due circostanze che inducono a pensare, a meno di ulteriori colpi di scena, che sarà dunque la dottoressa Monaco, nell'insolita veste di Gup, a stabilire il prossimo 7 settembre se debbano essere spediti a giudizio, come ha proposto il pm Donatella Palumbo, o prosciolti, Lorenzo Falzarano, 58 anni, la moglie, Loredana De Simone, 51 anni, di Airola, ritenuti amministratori di fatto della 'Ecologia Falzarano', Vittorio Lana, 60 anni, di San Giorgio a Cremano, rappresentante legale della stessa, e Ilaria Valletta, 47 anni, di Moiano, chiamata in causa come amministratore della Eco Energy'.
Si tratta delle persone coinvolte nel secondo troncone di una inchiesta della guardia di finanza, di cui questo giornale si è ripetutamente occupato, sulle vicende della società Ecologia Falzarano che, dopo essere stata impegnata per anni nel settore dello smaltimento dei rifiuti in più regioni italiane, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Benevento il 17 giugno del 2020 ed affidata alla curatela, parte civile con l'avvocato Sergio Rando.
Difesi dagli avvocati Antonio Castiello, Ivano Chiesa, Giulia Bongiorno, Maria Cornacchia, Francesco Fabozzi e Flavio Lamberti, gli imputati sono stati chiamati in causa per le accuse, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta (documentale e dissipativa), autoriciclaggio e reati tributari.
Prima della dottoressa Monaco, altri due gup avevano dovuto astenersi su sollecitazione dei difensori, determinando lo slittamento dell'udienza. Che ora dovrebbe essere celebrata alla luce della rinuncia alla ricusazione del giudice e della decisione del Tribunale che, come detto, ha ritenuto che l'aver fatto parte di un collegio del Riesame che si era espresso su un sequestro, non sia un motivo sufficiente a giustificare l'astensione.