Benevento

“Ci sono tanti voti, ma anche tanti vuoti”. Così Pasquale Viespoli sull'incontro, che c'è stato questa mattina, con Federico Paolucci, responsabile regionale aree interne di Fratelli d'Italia.
Un incontro che, come annunciato, non segna un avvicinamento (o un riavvicinamento) tra Viespoli e Fratelli d'Italia: “Ho già dato sul piano partitico e coalizionale: ho conosciuto la slealtà, il cinismo e la meschinità del fuoco amico, ma tant'è. La vita è fatta di cose più belle, ma anche più brutte.  Francamente non sono le cariche o le aule parlamentari a mancarmi” dice l'ex sottosegretario al Welfare che spiega i termini dell'incontro “Non sono le cariche a mancarmi, quello che mi manca è la discussione, e discutere fa bene”.


Anche in virtù della fase che si andrà ad aprire, meritevole per Viespoli dell'incipit iniziale: “Diventa inevitabile, se i partiti non sono più luoghi di discussione, parlare sulla base delle idee specie se in una fase storica cruciale. Anche per il territorio naturalmente: le elezioni del 25 settembre apriranno prospettive importantissime col centrodestra che può costruire non solo una coalizione politica, ma anche un'alleanza di territorio che guarda al Governo. Una sfifa importantissima che va dal locale al globale: e che necessita di discussione”.


Quanto al territorio Viespoli punge: “Non so se ridere o piangere di fronte alle vicende di un micropartito senza alcun rilievo nazionale: viene quasi da proporre un'iniziativa a tutela del nome stesso di “partito” e del suo utilizzo da associazioni temporanee di scopo”.


E sull'incontro con Paolucci Viespoli chiarisce ancora: “Sono interessato al dibattito che verrà anche dalla sfida straordinaria che abbiamo di fronte: in questo senso il mio contributo in termini di idee è a disposizione. Magari possono impedirmi di tornare in Parlamento, ma non possono impedirmi di pensare”.