E' un messaggio bellissimo e struggente quello che Paola Cappabianca ha postato questa mattina su facebook per ricordare la sorella Enza, morta a 20 anni in un incidente nel Canton Ticino. Viaggiava con altri giovani a bordo di un furgone che all'improvviso si era ribaltato, nulla da fare per la studentessa di Benevento.
"Nella mia testa - scrive Paola - riecheggia quella voce fredda al telefono:"Enza Cappabianca nata il 23 agosto del 2002, ci duole informarvi che è deceduta".
Esattamente una settimana fa abbiamo compiuto 20 anni e io non vedevo l'ora di poter festeggiare questo importante traguardo con te.
In soli 20 anni hai realizzato tantissimi progetti, avevi mille idee e hai sempre saputo gestire qualsiasi tipo di situazione, eri poliedrica o come dicevi tu "multitasking".
Sei stata una persona buona, sincera, divertente, empatica, professionale, per te nessuno doveva restare indietro e nessuno doveva sentirsi escluso.
Io e te siamo cresciute insieme ma abbiamo sviluppato personalità distinte e uniche tra di loro; fin dalla prima elementare abbiamo frequentato sezioni diverse e grazie a questa scelta dei nostri genitori abbiamo conosciuto tantissime persone fantastiche, poiché ogni mio amico era anche tuo e viceversa. Il problema della solitudine non si poteva mai porre: a parte tutti i nostri amici, io avevo te e tu avevi me.
Sei sempre stata l'unica certezza che la vita mi ha donato. Tu studiavi a Benevento e io a Napoli, seppur stanca la sera mi aspettavi alla stessa fermata dell'autobus alla solita ora, e io continuerò ad aspettare che tu torni da questo lungo e purtroppo doloroso viaggio.
Oggi mi guardo allo specchio, e vedo il tuo viso, i tuoi occhi, il tuo naso, l'unica cosa che mi manca sono i tuoi bellissimi ricci rossi.
Continuerò a vivere per entrambe, realizzerò i tuoi sogni e i tuoi desideri, diffonderò la tua storia ovunque affinché qualcuno possa vederti come ti vedo io, un vero exemplum.
Oggi è strano per me pensare di non poter condividere più nulla con te: abbiamo detto insieme le nostre parole, i nostri primi passi, le nostre passeggiate alle 5 di mattina, i nostri giri in macchina la sera, ogni mia abitudine quotidiana è sempre stata svolta in funzione di te.
Ti amo Enza e non smetterò mai di farlo perché il nostro legame rimarrà indissolubile.
Ti lascio una poesia che descrive il nostro rapporto:
"Il più bello dei mari è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto".
"Mi guardo allo specchio e vedo te, mi mancano i tuoi bellissimi ricci rossi"
Benevento. Paola Cappabianca ricorda su fb la sorella Enza, morta in Svizzera
Redazione Ottopagine