Salerno

L'impatto dell’aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime ha colpito e messo in crisi anche il comparto bufalino, una delle eccellenze e settori più importanti del Salernitano. 

La filiera sta soffrendo in maniera accentuata l’innalzamento dei prezzi: "Parliamo di un rincaro del 190% per quanto riguarda i concimi e del 100% per i mangimi. In più l’energia elettrica che è aumentata a dismisura: circa quattro volte in più rispetto all’anno precedente", ha spiegato il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano. 

Un problema che sta influenzando e compromettendo anche la competitività sul mercato. La situazione mette ancor più in evidenza la necessità di investire nelle rinnovabili. 

Per il presidente di Coldiretti Salerno: “Bisogna guardare al futuro attraverso degli investimenti mirati. Per questo il PNRR è un’opportunità importante. Basti pensare che è 1 kWh prodotto dal fotovoltaico costa circa sette centesimi, rispetto ai settanta centesimi di oggi delle fonti non rinnovabili: un costo assolutamente competitivo. Ma non solo, le aziende bufaline hanno anche la peculiarità di poter produrre energia elettrica ma anche biogas. Quindi, attraverso l’utilizzo di reflui zootecnici è possibile produrre sia calore, funzionale alla filiera, sia energia elettrica per l’autosufficienza aziendale”.

Non solo, necessario anche investire per fronteggiare il problema della siccità con un sistema di invasi in grado di trattenere l’acqua e di ridistribuirla poi alle aziende che ne hanno bisogno.

"Noi tratteniamo solamente l’11% dell’acqua piovana, l’obiettivo è di arrivare almeno al 52%. Questo ottimizzerebbe sia i costi di distribuzione dell’acqua, ma anche la produzione di energia elettrica. Attraverso questi piccoli invasi, posti in maniera oculata nelle aree collinari, infatti, è possibile produrre, grazie a delle turbine, energia e quindi fare bene al Paese”, conclude Tropiano. 

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