Gli energy drink (ED) sono diffusissimi soprattutto nella popolazione giovanile che ne fa un uso smodato, soprattutto d'estate anche in abbinamento con alcool, inconsapevole del fatto che sono una minaccia per la salute. Venduti liberamente nella rete commerciale senza alcuna informazione sui rischi per la salute, gli ED sono considerati un prodotto utile a reintegrare i sali minerali che si volatilizzano con il sudore.
Tra gli addetti ai lavori cresce però la preoccupazione per l'uso disinvolto e senza regole degli ED. A suonare un campanello d'allarme sull'argomento è il prof. Maurizio Santomauro, dirigente del dipartimento di cardiologia, cardiochirurgia ed emergenza cardiovascolari dell’AOU “Federico II” di Napoli e presidente nazionale del Gruppo Intervento Emergenze Cardiologiche (GIEC) società di ricerca che ha formato centinaia di persone, soprattutto giovani, in Penisola Sorrentina all'uso del defibrillatore per il soccorso nei casi di arresto cardiocircolatorio, tanto che Sorrento è stata insignita del titolo di "città cardioprotetta".
Abbiamo chiesto al prof. Santomauro di spiegarci quali rischi corrono le persone che assumono abitualmente gli Energy Drink.
“Occorre regolamentare con legge l’uso degli ED nei bambini e negli atleti in età scolare perché si tratta di bevande analcoliche comunemente presenti sul mercato comunitario e caratterizzate da elevati tenori di caffeina e di taurina. Sono quasi 200 i marchi disponibili in più di 140 paesi e rappresentano un mercato in forte espansione”.
Negli USA il 31% dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni ne ha dichiarato un consumo regolare e la quantità di caffeina consentita nel prodotto varia da paese a paese oscillando dai 50 ai 505 mg/lattina.
Sul mercato italiano questi prodotti sono presenti dal 1988 e i dosaggi di caffeina e di taurina consentiti per lattina sono rispettivamente di 75-80 mg e 1.000 mg.
“Le quantità di caffeina presenti in una tazzina di caffè sono molto variabili a seconda della tipologia – spiega Santomauro – e questo purtroppo rende difficile rapportarne la quantità con quella presente in una lattina. Una tazzina di caffè espresso, a seconda della miscela usata, in base a un recente studio portoghese contiene tra i 53,8 e i 141,3 mg di caffeina. Una lattina di ED, quindi, corrisponderebbe più o meno a una tazzina di caffè”. Il 96% degli ED è a base di caffeina e una lattina media, da 250 ml, ne contiene quanto due espressi.
Quali sono i rischi per la salute?
“La caffeina agisce liberando in misura massiccia calcio nel cuore e questo può causare aritmie anche fatali e compromettere la capacità del cuore di usare l’ossigeno con danni su tutto l’organismo - evidenzia Santomauro - Oltre alla caffeina il 52% di queste bibite contiene taurina, il 33% glucuronolattone e due terzi vitamine. I giovani le consumano di sera, in bar e discoteche, spesso in dosi massicce per non sentire l’effetto dell’alcol che bevono durante la stessa serata, con gravi rischi per la salute, di incidenti stradali e di gravi danni da eccesso di alcol. I ragazzi le consumano durante o dopo l’attività sportiva rischiando di amplificare gli effetti negativi sul cuore. Gli atleti in particolare dovrebbero essere informati del fatto che gli ED sono assolutamente da evitare durante o subito dopo l’attività sportiva e che il consumo insieme all’alcol peggiora i possibili danni di entrambi i tipi di sostanze. Infine tutti coloro che praticano attività sportiva e ne fanno uso dovrebbero comunicarlo al proprio medico”.