Cava de' Tirreni

 “Questo libro è una pietra miliare sulla storia, unica, della Pergamena Bianca e dei Privilegi. È un punto di riferimento per chi vuole comprendere la nascita di una città e di una comunità dal carattere fiero, orgogliosa delle sue origini e della sua identità aragonese che ancora oggi, da 562 anni, è rappresentata nel nostro stemma. Sono emozionato perché è la conclusione di un percorso che ha fatto definitivamente chiarezza su alcuni tratti della nostra storia, distinguendo la leggenda, il folklore, dalla realtà che è di gran lunga più entusiasmante, ed è tutt’oggi oggetto di interesse tra gli studiosi di storia aragonese”. Così il sindaco di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli, a proposito del libro "Come nasce una Città: Cava aragonese: la costruzione di una identità".

È stata consegnata, stamattina, al sindaco Vincenzo Servalli, nella sala di rappresentanza, davanti alla grande tela del Tafuri che rappresenta la consegna della Pergamena in bianco, il 4 settembre 1460, nella sala del trono al Castel Nuovo in Napoli, da parte di Re Ferrante I d’Aragona al Sindaco di Cava dell’epoca, Onofrio Scannapieco, la prima copia del libro.

Il professore Francesco Senatore, curatore scientifico del convegno tenutosi il 19 luglio 2019 “Cava aragonese: la costruzione di una identità”, e del libro che ne raccoglie gli atti, “Come nasce una Città”, e Niccolò Farina in rappresentanza della casa editrice AreaBlu, hanno consegnato la prima copia,fresca di stampa, al primo cittadino, come prologo ad una più articolata presentazione che sarà organizzata prossimamente.

Il convegno “Cava aragonese: la costruzione di una identità”, fu organizzato dall'amministrazione Servalli e coordinato scientificamente dal prof Francesco Senatore, con i patrocini del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli studi di Napoli Federico II; CESURA, Centro Europeo di Studi su Umanesimo e Rinascimento Aragonese; Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale Università degli Studi di Salerno, intervennero: Pierluigi Terenzi (Università degli studi di Firenze), su “Città e cittadini nel Mezzogiorno d’Italia”; Amalia Galdi (Università degli studi di Salerno), su “Salerno e Cava: le origini del conflitto” Davide Passerini (Università degli studi Federico II di Napoli), su “Le guerre dei Durazzo fra Terra di Lavoro e Principato Citra”; Davide Morra (Università degli studi Federico II di Napoli), su “Le risorse del territorio”; Francesco Storti (Università degli studi Federico II di Napoli), su “Le cittadinanze in guerra”; Giuseppe Foscari (Università degli studi di Salerno), su “Globale e locale: le guerre d’Italia”; Bianca De Divitiis (Università degli studi Federico II di Napoli), su “La forma della Cava”; Francesco Senatore (Università degli studi Federico II di Napoli), su “La memoria della pergamena bianca”.