Camerota

Una morte che è destinata a creare polemiche. Una tragedia annunciata secondo alcuni, terrbilie fatalità dicono altri. A propendere verso la prima è Antonietta Limongi, componente segreteria provinciale Pd.

"Quando il Dio denaro ha un richiamo più forte dell'umanità e del rispetto della vita è possibile per taluni sacrificare una vita o molte di più. E'quanto accaduto qualche notte fa al Ciclope, far prevalere l'incasso di una notte a una vita. Una tragedia annunciata. Da anni, infatti, il costone roccioso del Ciclope avverte l'uomo di essere saturo delle sfide che continua a proporgli, con continui smottamenti, anno per anno; ma ciò non è mai stato sufficiente per i gestori e per chi ha continuato a difendere gli interessi di questi imprenditori a discapito dell'incolumità di tanti".

"Poi, l'ennesima mortificazione. il "luogo" cambia, ma non è sufficiente la morte di questo giovane per interrompere le serate del Ciclope! L'estate deve proseguire, agli incassi importanti di questa settimana non si ci può rinunciare ed allora, seppure come dichiarato dai gestori "in ginocchio a pregare per Crescenzo", bisogna proseguire: nessuna serata può essere annullata, si modifica solo la location. Questo scempio non può essere perpetrato. Alla preghiera, affianchiamo, l'altrettanto umana indignazione, un segnale di civile sensibilità all'ultimo respiro di Crescenzo".

 

Redazione