Benevento

Dalla tarda serata di ieri è in una cella del carcere di contrada Capodimonte, a disposizione del sostituto procuratore Patrizia Filomena Rosa. In attesa di poter comparire domani (aggiornamento ore 15) dinanzi al Gip Loredana Camerlengo per l'udienza di convalida: un appuntamento nel corso del quale, se non si avvarrà della facoltà di non rispondere, Eugenio Caporaso, 54 anni, di Cautano, potrà, difeso dall'avvocato Giovanni Procaccini, fornire la sua versione dei fatti.

E' accusato di aver colpito alla testa con una pietra il fratello Bruno, 51 anni, ricoverato in gravi condizioni al San Pio. Un episodio sconcertante, che sarebbe maturato durante l'ennesima lite con il familiare.

Secondo la ricostruzione operata dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio, guidati dal tenente colonnello Leonardo Madaro, i rapporti tra i due fratelli non erano idilliaci, e non era la prima volta che si scontravano. Una conflittualità sfociata nella tragedia, per fortuna sfiorata, di ieri pomeriggio. Quando, in uno slargo nei pressi di vico Fiume, Eugenio si sarebbe scagliato contro Bruno utilizzando una pietra, chissà se prelevata da quella catasta di massi sistemata nelle vicinanze di un'abitazione.

Il malcapitato era stato soccorso e trasportato in ospedale in condizioni disperate per le conseguenze del trauma cranico subito. Lotta per la vita, mentre chi gli vuole bene e la comunità di Cautano seguono con apprensione l'evoluzione della terribile vicenda.