Avellino

"Sono soddisfatto per quanto fatto e spero che il pubblico sia contento. Ce l'abbiamo messa tutta. Dalle 7 del mattino stiamo lavorando per questa manifestazione. Ma mi devo lamentare: ci sono state diverse sfasature". Si è chiusa poco fa con la vittoria di Fabrizio Galeno, del Team Sannio Bike, la sessantesima edizione del Giro Ciclistico Città di Avellino, un classico nel Ferragosto Avellinese, rilanciata nell'estate 2014 e rinnovata con impegno da Giovanni Cini, organizzatore dell'evento.

Soddisfatto per la riuscita dell'evento, il toscano, ma avellinese d'adozione, non nasconde l'amarezza per un mancato sostegno da parte delle istituzioni: "Non ho avuto tanta collaborazione. - spiega Cini ai microfoni di OttoChannel - Avevamo bisogno di un aiuto per le transenne, il palco e tanto altro. Ho pagato 700 euro per le strutture. Non posso evitare di farlo notare. "Il circuito è bellissimo. C'è un uomo in fuga che sarà il vincitore: non sarà più ripreso. Anche quest'anno il Giro, con tanti sacrifici, l'abbiamo portata in fondo. Purtroppo sono amareggiato. Ci sono aspetti che remano contro. Sembra che vogliano far fallire anche questa organizzazione".

Per l'edizione 2016, Cini è molto chiaro: "Ci devo riflettere per l'anno prossimo. Questa "barzelletta" costa tra i 7mila e gli 8mila euro. E' dura a doverli trovare. Per l'edizione di quest'anno, la sessantesima, volevo portare i dilettanti di prima categoria, ma essendo semi-professionisti l'organizzazione costa 25mila euro. Per confermare il Giro Ciclistico nel prossimo anno c'è bisogno di maggior sostegno. Colgo l'occasione per ringraziare due persone: Gerardo Adiglietti per la collaborazione offerta e il vice-sindaco Stefano La Verde. Ci sono persone che lavorano nell'ombra e mi hanno dato la possibilità di fare la corsa".

Carmine Quaglia