Foglianise

Taglio del nastro con il sindaco Giovanni Mastrocinque per il museo di Diego Armando Maradona a Foglianise. Inaugurato in occasione della sfilata dei Carri di Grano, il museo è stato realizzato dal club Napoli Valle Vitulanese guidato dal presidente Michele Pedicini che come da tradizione anche per l'edizione 2022 ha realizzato un carro dedicato appunto al Pibe de Oro.

“Quest'anno abbiamo scelto di dedicare questa giornata per noi cosi importante a Maradona a due anni dalla sua scomparsa e dopo lo stop agli eventi a causa della pandemia abbiamo deciso di realizzare questo museo in onore di Diego Maradona”.

E per l'occasione era presente a Foglianise anche Massimo Vignati, presidente del Club Napoli 'Saverio Vignati Museo Maradona' che il numero 10 azzurro l'ha conosciuto sin da quando aveva dieci anni ovvero all'arrivo a Napoli del calciatore argentino.

Per lui tanti ricordi, ma soprattutto ancora tante emozioni da raccontare. “Per me era come un fratello, mio padre era il custode del San Paolo e mia madre è stata cuoca e governante di casa Maradona, lui la chiamava la 'mia mamma napoletana'. Ho avuto la fortuna di vivere gli anni più belli dal suo arrivo. Vi posso assicurare che Diego era più forte di Maradona”.

Vignati ha avuto modo così di ammirare anche le opere realizzate negli anni a Foglianise sempre in onore di Maradona: “Ci tenevo tantissimo ad essere presente e ricordare Maradona con una bellissima statua. Ci sono una parte di cimeli che ho portato qui”, racconta evidenziando l'impegno portato avanti ormai da diverso tempo: “Facciamo tanta beneficenza per i bambini del Pausilipon di Napoli e delle case famiglia”.

Così il ritorno della sfilata dei carri di grano per i tifosi azzurri di Foglianise ha rappresentato anche un ulteriore importante tassello del percorso avviato ormai da tempo sempre uniti dalla passione per il Napoli. “Ogni anno andiamo a Castel di Sangro, tempo addietro abbiamo donato anche uno stemma riprodotto lo stelo di grano”, ricorda il presidente. E intanto nella sede museo anche una gigantografia di Dries Mertens (da quest'anno non più in maglia azzurra) ma precisano: sì, era già qui anche prima che andasse via. Insomma un piccolo grande museo di ricordi, ma soprattutto di emozioni