Napoli

Fratelli d'Italia ha sospeso dal partito Giorgio Longobardi «in seguito ad un post pubblicato su Facebook in data 13 agosto nel quale compaiono, del tutto impropriamente, inammissibili richiami al dramma dell'Olocausto». Lo comunica in una nota il coordinatore cittadino di Napoli di Fratelli d'Italia, Sergio Rastrelli.

Alla luce di quanto viene scritto nel post, Giorgio Longobardi viene accusato di aver ironizzato sulla Shoa.

Questo il contenuto del post:

«Per scongiurare il pericolo “fascismo” – scrive il consigliere comunale – e combattere la destra brutta e cattiva, il programma sensazionale del PD e soci sarà quello di far trasmettere, fino al 25 settembre, ogni giorno a reti unificate ed H 24 i seguenti film».

Poi Longobardi cita diverse pellicole: fra tutte Schindler's List, capolavoro di Steven Spielberg del 1993 con Liam Neeson, vincitore di 7 premi Oscar, e il Diario di Anna Frank. A corredo, poi, viene pubblicata una foto con i loghi di diverse emittenti televisive, come le reti Rai e Mediaset.

Centinaia i commenti indignati che hanno scatenato la polemica contro il consigliere di Fratelli d'Italia. Da qui la decisione del coordinamento cittadino del partito della Meloni di sospendere il proprio iscritto e rappresentante a Palazzo San Giacomo.

Longobardi era già stato coinvolto nelle polemiche per i calendari di Benito Mussolini e del regime fascista esposti negli uffici del consiglio comunale di via Verdi, in una stanza a disposizione del consigliere, che nell'assise cittadina è capogruppo del partito di Giorgia Meloni. Il caso scoppiò alla vigilia della Festa della Liberazione il 25 aprile scorso. Calendari poi fatti rimuovere dal presidente del consiglio comunale, Enza Amato, e dal sindaco Gaetano Manfredi, e rimossi personalmente dallo stesso Longobardi non appena appresa la notizia.