Eseguito dalla Guardia di Finanza di Salerno un decreto di sequestro preventivo di circa 615mila euro nei confronti di tre persone di Cava de' Tirreni, indagate in concorso, per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. L'intervento è scaturito da indagini avviate nel 2017 da parte della procura di Nocera Inferiore, sulla base di alcune segnalazioni di operazioni sospette, inerenti il rilevamento di movimentazioni anomale di capitali da parte di una degli indagati, sulla posizione della quale è stata poi avviata una verifica fiscale.
In casa di uno tra i tre indagati, i militari delle Fiamme Gialle, hanno trovato 43 assegni circolari che, da soli, valevano 340mila euro.
Per gli inquirenti, nel tempo, la donna, debitrice nei confronti del Fisco per diverse centinaia di migliaia di euro, con l'aiuto della sorella e del figlio, avrebbe apparentemente "svuotato" i propri conti correnti, in modo da scongiurare qualsiasi possibilità di riscossione coattiva e da ostacolare eventuali azioni di recupero crediti da parte dell'Erario.
Ritrovati dai militari svariati assegni circolari, tutti di elevato importo, emessi a più riprese all'ordine del figlio. Quegli assegni sarebbero stati "sistematicamente annullati e/o estinti in un secondo momento (verosimilmente, quando veniva meno il 'timore' di accertamenti da parte dell'Agenzia delle Entrate) e fatti rientrare nella propria disponibilità. I Finanzieri hanno così proceduto, nei confronti dei tre cavesi coinvolti, al sequestro di disponibilità finanziarie per complessivi 615 mila euro, fino al raggiungimento del quantum stabilito quale ammontare del profitto del reato.