Sorrento

Maltempo a parte, il guasto della tubatura di adduzione che va da Castellammare di Stabia a Vico Equense e da qui alla Penisola Sorrentina fino a Capri è soltanto l'ultimo e il più grave di una serie infinita di "guasti" sulla rete idrica a gestione Gori con tutte le conseguenze che lamentano, soprattutto in periodo di alta stagione turistica, gli operatori del comparto turistico, albergatori e ristoratori in testa.

L'ultimo della lunga serie di "guasti" si è verificato in via Acton a Castellammare di Stabia con la rottura della conduttura che porta l'acqua in Penisola e a Capri. La burrasca temporalesca che da due giorni si è abbattuta sull'area ha ulteriormente complicato una situazione che non si può definire emergenziale, piuttosto organicamente critica se si conta il numero di guasti e di interventi, con relative sospensioni delle forniture d'acqua, che si sono verificati a partire dal mese di gennaio 2022 e senza contare le annualità pregresse.

Una situazione che ha dell'incredibile se si guardano i numeri nei soli comuni della Penisola Sorrentina dove il record di interruzioni e interventi per lavori, dall'inizio dell'anno, va al comune di Vico Equense che ne conta ben 54.
Al secondo posto troviamo la città di Massa Lubrense, estremo lembo della penisola sorrentina, dove si sono alzate forti le proteste degli operatori attraverso la voce di Francesco Gargiulo, presidente del consorzio ristoratori lubrensi. Qui dall'inizio dell'anno si contano ben 40 avvisi di guasti, mentre a Sorrento gli avvisi sono stati, fino all'ultimo di ieri, 31.

Nella cittadina di Sant'Agnello i residente sembrano rassegnati a dover fare i conti con il rubinetto a scorrimento alternato. Qui si contano 29 guasti dall'inizio dell'anno, mentre a Piano di Sorrento gli avvisi sono stati 23. Fanalino di coda con il numero più basso di avvisi di interruzione dell'erogazione di acqua il comune di Meta che da gennaio ad oggi ha registrato 8 avvisi di "guasti" da parte della Gori.

Dai numeri si evidenzia un dato inequivocabile: lo stato in cui versa la rete idrica fa letteralmente acqua da tutte le parti e le condizioni metereologiche con gli effetti devastanti che interessano anche la rete fognaria evidenziano una situazione che definire critica è un eufemismo.

C'è da fare i conti con l'operato di un'Azienda che non sembra riuscire ad assicurare la tenuta delle rete dove probabilmente gli interventi riparatori sono soltanto soluzioni tampone piuttosto che azioni tecniche organiche e risolutive di problematiche che non sono mai state tutte realmente affrontate e risolte alla luce di questi dati.

Ad aggravare la situazione c'è anche un altro elemento e cioè che proprio nel comprensorio sorrentino si registra la più elevata percentuale di pagamento degli oneri di fornitura rispetto ad altre realtà dell'hinterland, sempre servito da Gori, dove invece si registrano una forte evasione e la difficoltà dell'azienda a risolvere il problema.

Intanto le previsioni metereologiche prospettano un ferragosto bagnato col rischio che altri "guasti", oltre agli allagamenti di intere aree dei comuni peninsulari, complichino la vita a residenti, operatori e turisti di quest'estate dai grandi numeri, ma anche dei grandi problemi che si sono ripresentatisi tutti insieme all'attenzione delle competenti autorità.