Un'estate da dimenticare per l'agricoltura? Tutt'altro. Dopo mesi alle prese con la siccità ed oggi che si torna a contare i danni dei primi temporali estivi per Gennarino Masiello, presidente Coldiretti Benevento e Campania quella che stiamo vivendo “non è un'estate da dimenticare, ma bisogna tenerla bene a mente. Sono anni – spiega - che ormai viviamo questi fenomeni che toccano, le imprese, le coltivazioni ma anche i cittadini. E' questo spaventa molto”.
E dunque secondo l'esponente dell'associazione di categoria è sulla prevenzione che bisogna puntare: “Bisogna organizzarsi e ragionare su quello che ho sempre detto della capacità di trattenere le acque quando piove molto per distribuirle quando l'acqua non c'è. Bisogna fare uno sforzo importante – ribadisce il presidente Masiello - anche con la pubblica amministrazione per manutendere meglio il territorio e la rete idrica che deve trattenere la furia di quest'acqua che scende giù”.
Ma come detto dopo la forte pioggia che ieri ha colpito anche il Sannio sono numerose le segnalazioni dei danni nei terreni agricoli. “Segnalazioni dalla Valle telesina, qualcosa in Valle caudina e soprattutto la zona alta che va verso l'Irpinia e quindi c'è stato un fenomeno che ha toccato anche le comunità di Apice, San Giorgio del Sannio, San Nazzaro”, rileva Masiello che precisa: “Ha distrutto intere coltivazioni di tabacco, vigneti e ha compromesso anche uliveti e soprattutto ortaggi in pieno campo”.
Intanto nel Sannio, ad ogni pioggia, come accade ormai da diversi anni riaffiorano alla mente le immagini dell'alluvione del 2015. “Alluvione? La memoria è troppo corta, queste vicende vengono dimenticate troppo presto”, commenta ancora Masiello ribadendo l'importanza della “manutenzione degli alvei dei fiumi, dei canali di scolo lungo le strade, dei ponti. Abbiamo visto acqua che veniva da tutte le parti, bisogna pensare anche ad aumentare la capacità di queste infrastrutture di reggere le acque, bisogna fare un lavoro pensando al fatto che non piove più spesso e poco, ma piove poche volte e tantissimo. E bisogna organizzarsi per evitare disastri”.