Montoro

"Da qualche settimane circola la notizia che le associazioni culturali e circoli di pensionati che avevano ottenuto in concessione d’uso locali comunali hanno ricevuto, da parte dell’Amministrazione Bianchino, una lettera, con cui viene imposto di pagare un canone mensile di € 100,00 con esibizione di polizza RC, Incendio e Furto con costo a carico delle rispettive Associazioni o intimato di sgombrare il locali". Esordisce così Raffaele Citro consigliere comunale e responsabile locale di "Fratelli d'Italia - An. "E’ necessario evidenziare che tante associazioni lavorano sul territorio comunale senza scopo di lucro, i circoli dei pensionati sono luoghi di aggregazione che mirano ad evitare l’isolamento dell’anziano che in mancanza dovrebbe restare chiuso a casa e non socializzare più con nessuno pure il Centro Sociale Sindacale luogo deputato ad incubare spazi per le associazioni, non è fruibile da tutti per la sua ubicazione prevede un costo per chi occupa spazi, fatta eccezione per chi beneficia di esenzione da parte del Comune, per i più disparati motivi…..mi fermo qua per evitare di essere sempre accusato di strumentalizzazioni. Un'amministrazione avveduta avrebbe potuto confermare l’uso di detti locali dietro un canone annuo simbolico di 100 euro, lasciando a carico dei beneficiari, la piccola manutenzione e la pulizia di spazi verdi adiacenti le strutture, alleggerendo il comune degli oneri sostenuti per queste attività. L’Amministrazione Bianchino senza confrontarsi con nessuno, senza interessare l’organismo rappresentativo delle associazioni, presente a Montoro, anche in questa occasione ha scelto di non dialogare di azzerare tutto. Questa scelta penalizza tutti i montoresi che hanno voglia di fare attività sociali, culturali e aggregative per la propria terra. Quale Presidente di un'associazione, non assegnataria di locali pubblici, so quanto è dura portare avanti progetti attività senza richiedere sostegno al Comune di Montoro ente locale di riferimento che si trincera sempre più spesso dietro la frase: non ci sono soldi. Un’Amministrazione lungimirante e attenta alle varie realtà operanti sul territorio avrebbe dovuto ricercare una soluzione condivisa e concertata con le Associazioni stesse. Perché è mancata questa ricerca di confronto? Il risultato rischia di essere una situazione di conflittualità tra Amministrazione e associazioni. Situazione che non giova certamente a nessuno: non giova alle associazioni, non giova al Comune, non giova, soprattutto, alla collettività. Chiediamo pertanto che l’Amministrazione annulli questa scelta miope, convochi e faccia insediare immediatamente la Consulta delle Associazioni, e, con l’ausilio di questo strumento di partecipazione democratica, individui una soluzione condivisa, che tenga conto delle esigenze delle diverse realtà associative presenti ed operanti sul territorio. Il primo cittadino e i componenti della Giunta partecipano alle iniziative, fanno le premiazioni, si fanno subito immortalare in foto pubbliche, concedono il patrocinio morale dell’Ente, ma ora alle associazioni resta solo l’amaro in bocca, gli spazi loro affidati rischiano di essere abbandonati dagli assegnatari che non possono sostenere costi o canoni di fitto. Il Comune ha intimato i presidenti dei sodalizi a lasciare i locali entro 10 giorni dalla notifica del provvedimento in mancanza di accettazioni delle condizioni poste dall’amministrazione comunale alla faccia dello statuto comunale che prevede il principio il principio fondamentale di sostenere le associazioni dei cittadine, quelle culturali, sociali e ricreative.  

Redazione