Piatti buonissimi e gustosi della tradizione afghana, malese, rumena e somala con la spiegazione delle ricette e, in regalo, il proverbio del giorno pescato da una cesta, nella lingua dello stand in cui veniva preso il bigliettino. Con molta semplicità, ma con tantissimo senso di fraternità, solidarietà e comunità s’è svolta la prima edizione della Cena dei popoli a Cerreto Sannita, nelle piazze San Martino e G.B. Manni, promossa e organizzata dall’Azione Cattolica interparrocchiale di Cerreto Sannita, che ha preso come primo spunto, lasciandosi accompagnare, diversi passaggi dell’enciclica “Fratelli Tutti” di papa Francesco. E’ stata un’occasione essenziale per conoscere persone provenienti da luoghi lontani e con esperienze diverse. A riunire il tutto e tutti è stato il cibo, ma ad unire davvero è l’aver avuto la possibilità di incrociare gli sguardi, seduti accanto, ascoltando le
parole di ciascuno e cercando un linguaggio comune per comunicare ciò che si provava in quel momento. Un giro del mondo tra cibo e sapori, ma anche tra parole, suoni e saperi. “Cucinare per qualcuno è un atto d'amore – sottolineano dal Consiglio parrocchiale dell’AC di Cerreto – una forma alta di altruismo. E tutti i 'popoli' presenti, comprese le instancabili signore che hanno cucinato e proposto pietanze cerretesi, si sono impegnati con
generosità donando amore. Speriamo di averne potuto godere assieme. Grazie a loro, grazie a quanti con generosità, a vario titolo e in diversi modi, hanno contribuito alla buona riuscita di quest’idea sperimentale e grazie a quanti sono riusciti ad essere presenti per vivere e condividere insieme questa esperienza”.
Azione Cattolica Cerreto Sannita, buona la prima della Cena dei popoli
I sapori chiave per unire le comunità, sulla scia dell'enciclica di Papa Francesco
Redazione Ottopagine