San Lorenzello

Il turismo di ritorno, la ricerca delle radici, spesso disperse, dell'italianità del mondo per creare modelli di business, ma anche una narrazione affascinante, calda, bella.
E' il progetto presentato ieri nella sala consiliare del Comune di San Lorenzello, dove sono stati firmati i protocolli d'intesa e si è tenuto un importante confronto per la programmazione delle iniziative e per la creazione degli Hub per l'assistenza dei turisti di ritorno e delle radici. Presenti tanti sindaci del Sannio, il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi e della Rete Destinazione Sud, Michelangelo Lurgi.
Un progetto seguito da tempo dalla neo presidente della sezione turismo di Confindustria, Teresa Romano, che l'associazione degli industriali ha sostenuto convintamente.
La stessa Teresa Romano ha spiegato l'iniziativa: “Partita proprio dal Comune di San Lorenzello, nell'ambito di un progetto nazionale: abbiamo 70 milioni di connazionali residenti all'estero, di prima, seconda, terza o quarta generazione: a volte con le radici che si sono addirittura perse, e a loro è rivolto questo progetto”.
Per loro si vuol rilanciare l'immagine dell'Italia, promuovendo investimenti ma non solo: “Pensiamo a una zona come il Sannio: ogni paese, ma mi spingerei a dire ogni cittadino sannita ha una storia di emigrazione da raccontare, qualcuno della famiglia che negli ultimi 100 anni o giù di lì si è trasferito altrove. Spesso alcuni legami con l'Italia o con il Sannio nel nostro caso si sono addirittura persi perciò è sì un progetto turistico, con una base di marketing, ma ha anche un lato profondamente sentimentale. Sarà l'occasione anche per sviluppare scambi dal punto di vista prettamente imprenditoriale e non solo turistico ed esperienziale”.
Il programma è molto articolato e prevede varie fasi: si inizia nel 2023, anno ribatezzato appunto del “Turismo di Ritorno”, e si andrà avanti per cinque anni con attività organizzata per attirare in Italia chi è andato via e chi ha origini italiane ma anche ritrovare quelle storie, contattando e creando relazioni con gli italiani che sono andati all'estero.
Un evento che sarà partecipato e che partirà dal basso, sfruttando anche le potenzialità digitali creando una piattaforma di promozione del paese, con 500 eventi in tutta italia, in particolare in borghi di piccole dimensioni poi con programmi di scambio sia a livello professionale e imprenditoriale che a livello giovanile.