Avellino

L’ associazione Controvento fa proprio l’appello del Manifesto per una coalizione di emergenza per la Costituzione e sintetizza la propria posizione nel seguente documento: 
Siamo di fronte a una svolta storica nella vita repubblicana. Il 25 settembre le destre italiane, grazie a una nefasta legge elettorale che non consente il voto disgiunto, potrebbero vincere le elezioni e mettere sotto ipoteca la nostra democrazia costituzionale. Dovremmo vivere sotto un governo  di cui farebbero le spese milioni di persone senza lavoro e senza futuro: i diritti civili sarebbero via via ridotti; i programmi scolastici rivisti in ossequio alla trinità dio-patria e famiglia; la repubblica presidenziale osannata  ; l’autonomia differenziata messa tra i primi provvedimenti operativi con la sanità e i servizi sociali ridotti al rango di beneficenza per i poveri; il reddito di cittadinanza cancellato perché chi non trova lavoro vuol dire che non lo merita.
Che tutto questo accadrà se vinceranno le destre ci sembra inconfutabile.
E che, secondo ogni sondaggio, le destre vinceranno a mani basse ci pare altrettanto scontato.
Una simile prospettiva potrebbe già essere sufficiente per convincersi del fatto che la partita dei collegi uninominali si vince solo se non si disperde il voto con candidature improbabili e divisive.  
Il segretario del Pd, purtroppo, sta dando una mano all’esito di una svolta autoritaria, grazie alla scelta di una coalizione che esclude il M5Stelle.
 Ai fini elettorali sarà conveniente imbarcare personaggi di ambienti confindustriali ed ex berlusconiani, rinunciando così al voto di quel mondo di sinistra, in cerca di rappresentanza, che oramai da tempo si rifugia nell' astensionismo? 
Questo futuro nero – in tutti i sensi – per l’Italia ha soltanto una barriera che può fermarlo, come tutti i sondaggi affermano: l’unità elettorale di tutte le forze democratiche, progressiste, di centro e di sinistra.
Una alleanza democratica di tutti, NESSUNO ESCLUSO, di coloro che non fanno parte del patto delle destre, allargato al modo variegato dei movimenti e delle associazioni di sinistra e ambientaliste .
    Sappiamo bene che si tratta di un’impresa ardua, di una vera e propria ”missione impossibile”. Ma si deve almeno tentare. Oltretutto la legge elettorale non prevede l’obbligo di programmi comuni, né l’indicazione del premier, ma solo alleanze elettorali. Un accordo tra quanti vogliono contrastare questa destra dovrebbe avere questo punto programmatico comune: la difesa e l’attuazione della Costituzione.
Proviamo, sperimentiamo questa unica strada possibile,  fino all’ultimo secondo. L'emergenza democratica in cui ci troviamo lo richiede. In ballo è il nostro domani, il futuro democratico del nostro paese