«Abbiamo sempre saputo che le indagini sull'omicidio di mio padre erano complicate. Sono stati commessi dalle forze di polizia errori mai visti, neppure nei film. Per molto tempo ci siamo chiesti se cio' fosse accaduto per incapacità, negligenza o invece volontariamente per creare confusione e depistaggi. Oggi le ipotesi della Procura ci forniscono una prima risposta». Così, in una nota Antonio Vassallo, figlio di Angelo, il sindaco di Pollica-Acciaroli ucciso dodici anni fa, un omicidio per il quale ora ci sono nove indagati
«E' giusto e doveroso riaffermare la nostra fiducia negli inquirenti, come abbiamo sempre fatto anche quando la speranza sembrava svanire - aggiunge - ma è anche vero che, nel nostro caso, è ancora complicato dare fiducia nei confronti di chi, all'epoca e per questi anni, ha continuato a rappresentare una divisa. Insieme alla mia famiglia e il mio avvocato oggi vogliamo continuare a esprimere un sentimento di fiducia nei confronti di quella parte di Stato che funziona, lo Stato il quale mio padre credeva, lo Stato per cui lui ha rimesso la vita difendendo il suo incarico i suoi concittadini e il suo territorio».