"Nella sanita' ci sono centinaia di medici e infermieri positivi al covid che insieme al piano ferie pone il problema in qualche caso drammatico di personale. Ma a chi fa demagogia ricordiamo che abbiamo 10.000 dipendenti in meno in Campania per errori fatti da altri anni fa". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commentando gli allarmi lanciati dai medici di alcuni ospedali della Campania per il mese di agosto. "L'ultima scempiaggine - afferma De Luca - arriva dal Comune di Battipaglia sul personale medico. Ricordo a quel comune che il Governo Regionale non aveva approvato il piano ospedaliero negli anni scorsi, bloccando i finanziamenti. Oggi abbiamo sbloccato noi ma su anestesisti e medici di emergenza abbiamo bandito concorsi e non si presenta nessuno. Servono provvedimenti nazionali, perche' il personale non possiamo costruirlo con la creta, quindi sarebbe meglio fare una battaglia a livello nazionale. Sarebbe bene che non prevalga su questi temi il blocco centrista e nordista a danno della Campania".

E sulle prossime elezioni: ""Puo' essere troppo anche un solo mandato per chi viene eletto ma e' imbecille. Mentre su persone di qualita' e competenza e capacita' amministrativa vanno bene anche tre, quattro, cinque mandati. Chi e' imbecille vada a casa dopo mezzo mandato, chi ha competenze e maturita' e' bene che faccia il suo lavoro". Lo afferma il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commentando la decisione del Movimento 5 Stelle sullo stop dopo due mandati. De Luca sottolinea anche le difficolta' della costruzione dell'alleanza di centrosinistra verso il 25 settembre: "Nel centrosinistra - ha detto - c'e' una frantumazione delle forze politiche, ci sono troppi leader virtuali". Invece, per il governatore della Campania, l'attenzione bisognerebbe puntarla "sulla collocazione internazionale, sul sistema economico da rilanciare, sull'equilibrio da trovare tra povera gente e pensionati e settori dinamici e imprenditoriali. Stenta invece il decollo su questo confronto programmatico". "Ho sentito la dichiarazione di Calenda, secondo cui se Draghi non fosse piu' disponibile a fare il presidente del Consiglio sarebbe pronto a farlo lui - aggiunge Aspettiamo prima le elezioni e vediamo i voti, invece di dire cose che lasciano interdetti". "Mi auguro che venga fuori un Parlamento non nemico del Sud - ha concluso - Da questo punto di vista c'e' da essere preoccupati. Ma sappiamo che dipende molto dagli elettori, soprattutto meridionali: se non riusciamo a difenderci noi, sara' difficile che ci difendano altri sul piano nazionale".