Benevento

Quanto vale la scommessa del turismo nelle aree interne? Tanto, di sicuro. Perché tra Irpinia e Sannio la partita dello sviluppo passa anche da qui. Ci ha scommesso il Sannio sul turismo, in maniera abbastanza decisa negli ultimi anni, con il capoluogo in particolar modo. Ci ha scommesso il Comune da quando, in particolare, l'Unesco ha premiato Santa Sofia, inserendola nel suo circuito.

Difficile, visto il contesto fatto di tagli a ogni risorsa possibile e di austherity, puntare sul turismo. Vari sono stati i problemi e le critiche per le scelte fatto: giuste in alcuni casi, gratuite in altri. Un bilancio, una sentenza definitiva sulla scommessa ancora non si può dare: tanto c'è ancora da fare, ma i dati sono positivi. Erano già positivi i dati Istat su arrivi e presenze del 2014: in crescita del 65 per cento rispetto all'anno precedente a Benevento. Positivi sono i dati che arrivano dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Dati che riguardano gli accessi ai musei: è un vero e proprio boom, al netto però della gratuità degli accessi. Eh già, perché il ministero ha mappato l'accesso alla rete museale, a Benevento gli unici mappati sono il complesso archeologico del Teatro Romano e il Museo del Sannio Caudino di Montesarchio.

Per quanto attiene ai numeri: si passa da poco più di 26mila accessi del 2013 ai 50mila del 2014, dati pressochè raddoppiati. Nel dettaglio, infatti, si scopre che nel 2013 14mila 500 persone hanno visitato l'area archeologica del Teatro Romano a Benevento, di queste quasi seimila hanno pagato il biglietto, le restanti 8500 invece no. Undicimila, invece, le visite al museo del Sannio Caudino che è totalmente gratuito. Nel 2014 invece i dati si raddoppiano: 22mila le visite al Teatro Romano, con 7200 paganti e 15mila entrate gratuite, 27mila invece le visite al museo di Montesarchio (con il grandissimo successo di Rosso Immaginario, c'è da ricordarlo). E vanno a gonfie vele, ancora una volta, i dati dei primi sei mesi del 2015, disponibili solo per il complesso del Teatro Romano: undicimila visitatori, di questi 3500 paganti e oltre 7000 ingressi liberi. Gratuità che in alcuni casi ha trovato qualche critica: difficile tenere aperti musei senza che fruttino in qualche modo.

Tuttavia nel caso di Benevento è da guardare positivamente l'incremento di dati, l'aumento di persone che arrivano in città (da ricordare anche le domeniche free nei musei). Completamente gratuiti invece sono tutti i siti museali di Avellino: si passa da circa 75mila accessi nel 2013 agli 86mila del 2014, e a gonfie vele vanno dati anche nei primi sei mesi del 2015. Campioni di presenze, in provincia di Avellino, sono il Museo del Palazzo della Dogana dei Grani, di Atripalda, il carcere Borbonico di Avellino e, campione assoluto, il Museo di San Francesco a Folloni di Avellino. Trend positivo che riempie d'orgoglio l'assessore alla Cultura del Comune di Benevento, Raffaele Del Vecchio: «I dati forniti dal Ministero dei Beni Culturali confermano il trend positivo dei flussi turistici a Benevento registratosi negli ultimi anni. Crescono gli ingressi al Teatro Romano, sia quelli a pagamento che quelli gratuiti, sia rispetto al 2013, che negli ultimi sei mesi del 2015 rispetto all'anno precedente.

È la conferma che la bellezza della cultura tira eccome. Nonostante le ristrettezze finanziarie e la crisi economica, il turismo nella nostra città cresce. Ed è una buona notizia, il segnale che abbiamo seminato bene. Indubbiamente, il riconoscimento Unesco ha dato una spinta forte all'attrattività turistica della città e i nostri sforzi, la tenacia con cui abbiamo perseguito l'obiettivo cominciano ora a consegnare i primi importanti risultati . Abbiamo sempre creduto che la valorizzazione dei beni culturali fosse la strada giusta  per un disegno strategico che fosse  all' altezza della storia e della bellezza di Benevento. Ora bisogna  collegare le nostre risorse storiche e architettoniche alle attività turistiche. Il Teatro Romano attrae migliaia di turisti e va valorizzato e preservato come uno dei nostri beni più preziosi. Il nostro impegno continuerà ad andare verso questa direzione, perché il futuro di Benevento non può che ritrovare le sue radici nel  passato».

Non spaventa il gran numero di accessi gratuiti ai musei di Benevento, anzi, rappresentano, secondo il vicesindaco Del Vecchio, una ulteriore prova dell'interesse crescente nei confronti di Benevento: «Anche l'incremento degli accessi gratuiti conferma l'aumento dell'interesse delle nuove generazioni verso i beni culturali e verso la bellezza di Benevento»

Crisvel