La moglie dell'ex carabiniere Lazzaro Cioffi, indagato nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio del sindaco Angelo Vassallo, non ci stava a che solo lui, tra i suoi colleghi, rischiasse di essere coinvolto nel delitto e, parlando con la sorella, manifesta l'intenzione di rivelare agli inquirenti tutti i nomi della "squadra".

E' quanto si legge nel decreto di perquisizione a carico di nove indagati, tra cui lo stesso ex brigadiere Cioffi, il tenente colonnello Fabio Cagnazzo, e il carabiniere Luigi Molaro.

In una intercettazione ambientale dell'aprile 2018, citata nel provvedimento, la donna parla con la sorella Concetta delle indagini.

DONNA - Ehm hanno fatto... hanno messo tutto quanto insieme. Sono andati a scavare tutto quello che c'era, tutto quanto. Ma poi c'era Cagnazzo. Eh! Ora pure loro pensano che.... non pensano se Lazzaro dice la verita'...

CONCETTA - E intanto il nome e' venuto fuori solo il suo.

DONNA - E' venuto fuori solo il suo?

CONCETTA - Uhm

DONNA - Cagnazzo teneva la casa la'.

CONCETTA - Ce l'hai detto che lui era della squadra?

DONNA - Eh!

CONCETTA - E' venuto fuori solo il nome suo!

DONNA - Si', si'! Glieli vado a fare io i nomi. Se e' cosi', io parlo! Non me ne fotto proprio. Solo mio marito?! CONCETTA - Va buo', parli, dici: 'Ma non ci stavamo solo noi'

DONNA - Eh!

CONCETTA - Eh, eh..! 'Ed e' solo indagato mio marito della squadra'.

Secondo la Dda di Salerno da questa intercettazione "si ricava l'intenzione della donna, qualora il marito fosse stato effettivamente coinvolto nelle indagini sull'omicidio, di fornire agli organi investigativi i nomi di tutti i carabinieri della 'squadra' che in quelle contingenze temporali erano stati ad Acciaroli e di disvelarne lei stessa - qualora non l'avesse fatto il marito - il loro coinvolgimento nei fatti che, in quel momento, sembravano essere contestati solo a Cioffi".