La Cassazione ha confermato la condanna a carico di due persone, un salernitano e un cilentano, per aver promosso la costituzione di un organizzazione per la commissione di furti contro il patrimonio e in particolare di materiale ferroso presso gli scali ferroviari del cilento. I fatti risalgono al 2010. I due si sono impossessati di materiale ferroso per un peso di 35 tonnellate e un valore di 17.500 euro, dallo scalo ferroviario di Vallo della Lucania.
Nello stesso anno, inoltre, rubarono 260 gabbioni metallici per il contenimento di argini, dal peso complessivo di 57 quintali, prelevandoli dallo scalo ferroviario di San Mauro la Bruca. Infine, un altro furto di materiale ferroso fu messo in atto presso lo scalo di Auletta.
La sentenza di primo grado portò ad una condanna a 6 anni di reclusione e una multa di 1500 euro ciascuno oltre all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Nel 2020, la Corte di Appello ha escluso l'associazione a delinquere e previsto per i due soggetti una pena a 4 anni di reclusione, con una multa per ciascuno di loro di 800 euro.
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi, di fatto confermando le decisioni della Corte d'Appello.