Cusano Mutri

A Bocca della Selva è stata inaugurata la panchina rossa, che rappresenta il simbolo della sensibilizzazione sulla violenza alle donne e poi si è tenuto un importante convegno riguardante appunto il tema della violenza sulle donne. Una giornata organizzata dalla Pro Loco di Bocca della Selva, Spazio Aperto Aps e l’US Acli di Benevento. Ha partecipato tutto il direttivo della Pro Loco di Bocca della Selva, il consigliere comunale di Cusano Mutri con delega allo sport, ambiente e patrimonio Alfonso Topputo, il presidente USACLI di Benevento Alessandro Pepe, la consigliera provinciale USACLI Benevento Teresa Morone, il presidente dell’associazione Salute e Territorio Alfredo Lavorgna, il neuropsicologo e docente dell’Unifortunato Roberto Ghiccio, la criminologa e mediatrice penale Patrizia Sannino e tanti altri ospiti.
“Voglio ringraziare prima di tutto i partecipanti a questo importante momento che si è tenuto a Bocca della Selva – commenta Alessandro Pepe, presidente US Acli Benevento. – Abbiamo subito sposato questa iniziativa nata per sensibilizzare ancor di più la cittadinanza alla problematica della violenza contro le donne e per promuovere le azioni di prevenzione e contrasto di questo fenomeno. E’ importante che tutti prendano coscienza di una problematica grave: sono tante le donne in Italia che si rivolgono ogni anno ai Centri Antiviolenza. Indicatori che devono farci riflettere sull’attualità, purtroppo, di questo tema e sulla necessità di intervenire per contrastare anche questa subdola forma di violenza. La panchina, simbolo per eccellenza della tranquillità, è diventata ormai l’immagine di lotta contro la violenza sulla donna e – afferma Pepe - deve essere anche testimone di un percorso scolastico di educazione civica sensibile ai gravi problemi che attanagliano la società di oggi, che deve avere come unico obiettivo la formazione di un cittadino capace di costruire una società  migliore per tutti. Dunque un ruolo importante lo hanno le scuole perché insegnare ai bambini la verità sull'amore vuol dire crescere con la capacità di amare con rispetto e cura. Concludo questo mio intervento con una frase di Maria Montessori ‘se c’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo viene dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo’”.