I due consiglieri d'opposizione del Comune sannita - Luigi Di Nuzzi e Giovanna Razzano - pongono una serie di interrogativi al Primo cittadino santagatese. Di Nuzzi e Razzano - tramite una nota congiunta - in particolare vogliono spiegazioni dettagliate riguardo il bilancio di previsione del 2015 e l'aumento delle tasse da parte del Comune.
"Rispondere in consiglio consiglio comunale? Confronto in consiglio comunale? Rispondere a chi? Il sindaco forse crede di dover intraprendere una "battaglia" a suon di comizi con noi opposizione? - chiedono i due consiglieri di minoranza - Il primo cittadino, che rappresenta l'intera città deve rispondere ad essa. Quindi il sindaco risponda alla sua città, il sindaco risponda ai cittadini, il sindaco risponda ai lavoratori santagatesi.
Qualsiasi risposta - continua la nota - è dovuta al popolo sovrano, al popolo che ha eletto lui e noi con un mandato a termine. Il sindaco spieghi e giustifichi l'aumento di tutte le imposte i tributi e le tasse comunali, acqua e spazzatura sono solo altri salassi ma prima avevamo avuto la tasi, l'imu solo per citarne alcune, e ne avremo tante altre.
Il sindaco spieghi e giustifichi il disavanzo di più di 4 milioni di euro derivante dal riaccertamento dei residui. Di che parliamo di crediti di dubbia esigibilità o di crediti inesistenti? Il sindaco parli al popolo, faccia il tanto da lui enunciato confronto con i cittadini, ma solo enunciato è mai tenuto, che non sono suoi sudditi, ma libere persone pensanti, e dica: che fine hanno fatto i rifiuti "sotterrati". Il sindaco ci parli e ci illustri l'iter delle gare svolte per l'affidamento della gestione dell'acqua, della gestione cimiteriale, della manutenzione, ci parli della convenienza delle transazioni, dei debiti comunali, della politica sociale che, è cosa diversa dalla carità che porta fino alla negazione della dignità umana.
Vada ad un consiglio comunale aperto, accetti un confronto libero con i cittadini, parli di politica. Ricordi, caro sindaco, che la politica è cosa diversa dal rispetto umano, dal rispetto di pensieri e convincimenti diversi, che per noi restano inviolabili, inoffendibili e insindacabili. Perche' - concludono - il non condividere scelte politiche non è mai lesa maestà ma risponde alla libertà del pensiero di ognuno. Libertà che è il presupposto della democrazia ed al contempo e' la differenza tra la stessa democrazia e la monarchia.
Giovanna Di Notte