Scafati

"L'ennesimo taglio delle corse della Circumvesuviana, che penalizza in particolare i pendolari della provincia di Salerno e in questo caso Scafati, sono lo schiaffo della politica a territori già martoriati. Mi spiace sentire il silenzio assordante dei parlamentari salernitani e delle altre sigle sindacali provinciali sul caso. Personalmente, investirò la segreteria nazionale della Cisal del problema".

Così Gigi Vicinanza, segretario della Filp Cisal Salerno, è intervenuto sui tagli alla linea della Circum "Napoli-Poggiomarino-Scafati" fino al 31 agosto scorso. "Come faranno lavoratori e studenti fino a quella data? Raggiungeranno Napoli in elicottero? Tagliare le corse è assurdo e vergognoso. Non si tiene conto del popolo dei pendolari. Si isolano interi territori. Come rappresentante della Cisal investirò i vertici del sindacato nazionale affinché si ripristino le corse interrotte".

In merito alla questione si è espresso anche il consigliere comunale Michele Russo:

"Scafati non merita di essere tagliata dalla rete dei trasporti. La Circum è fondamentale per la nostra città, forse anche più della "stazione dello Stato". La decisione di tagliare le corse della linea Napoli-Poggiomarino, che attraversa la nostra città, è una scelta miope. Personalmente farò tutto quanto nelle mie possibilità per ripristinare le corse utili a studenti e lavoratori". Così il consigliere comunale di "Insieme per Scafati".

 "Questa battaglia va oltre le ideologie ed i partiti. Serve compattezza per la comunità, già mortificata da scelte scellerate di una determinata parte politica. Ma ora bisogna cristallizzare il problema: tagliare fuori Scafati dalle tratte della Circum significa toglierle il principale vettore in termini di mobilità pubblica. Scafati e la Circum vivono in simbiosi da sempre e lo dimostrano i dati dei passeggeri che utilizzano i convogli dell'Eav per arrivare a Napoli. Dalla Regione mi aspetto una scelta a tutela dei cittadini. Dal Comune mi attendo che questa sia la battaglia di tutta la classe politica e non la solita lotta contro il "bersaglio" politico di turno".