Sant'Agata de Goti

Arriva la replica del Cmr alle accuse mosse in questi giorni dai sindacati. Il centro infatti precisa:

"La procedura di riduzione di personale non ha certo la funzione di limitare la capacità operativa dell’Azienda, bensì quella di rafforzarla, riequilibrando le qualifiche e facendo in modo che la nuova organizzazione sia maggiormente in grado di soddisfare i bisogni dei pazienti, che richiedono personale con competenze oggi non presenti in azienda, intervenendo in quelle specifiche aree dove attualmente ci sono dipendenti con qualifiche obiettivamente in esubero. È utile anche rammentare che, pochi anni orsono, questo stesso personale in esubero – in disaccordo con le stesse organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL – bocciò in assemblea un accordo sindacale “di prossimità” che aveva proprio la funzione di evitare successive riduzioni di personale.
 
La struttura, del resto, è stata rilevata da Neuromed con un importante investimento finanziario che ha consentito di continuare le attività, tant’è che senza questa iniezione di risorse economiche il CMR avrebbe cessato la propria attività e sarebbero stati persi più di 150 posti di lavoro.

 
Oggi è il tempo di dare esecuzione al Concordato preventivo e, nel rispetto dei requisiti di accreditamento, fare ciò che è necessario per costruire un futuro serio per l’azienda, il personale, il territorio e, prima di tutto, per i pazienti.
La governance aziendale lavorerà con attenzione per valorizzare la struttura aziendale e favorire quel consolidamento occupazionale e assistenziale non solo nell’interesse della città di Sant’Agata de’ Goti, ma per l’intero territorio sannita
".