Dagli ultimi dati Istat relativi all’indagini ‘Aspetti della vita quotidiana’, è possibile analizzare l’andamento di alcuni indicatori di Benessere soggettivo per il triennio 2019-2021 In Italia e per ripartizione geografica.

Gli indicatori considerati sono quattro: soddisfazione per la propria vita, soddisfazione per il tempo libero, giudizio positivo sulle prospettive future, giudizio negativo sulle prospettive future.

Analizzando i quattro indicatori a livello nazionale, si evince come nel triennio 2019-2021 la percentuale di persone di 14 anni e più che riferiscono di essere soddisfatte per la propria vita è cresciuta nei due anni di pandemia, passando dal 43,2 % del 2019 al 44,3 % del 2020 e al 46% del 2021. 

La crescita del benessere soggettivo avviene nonostante la diminuzione forte della soddisfazione per il tempo libero che nei 2021 ha peso 12,6 punti percentuali. Gli effetti del cambiamento degli stili di vita nel tempo libero sono emersi nel secondo anno di pandemia, cioè quando questa si è prolungata e le restrizioni sociali e quindi alle attività del tempo libero si sono protratte.

La percentuale di persone soddisfatte del proprio tempo libero, dopo essere aumentata di 1,2 punti percentuali salendo al 69,2 % nel 2020, cala di 12,6 punti nel 2021.

Il crollo della soddisfazione riguardo al tempo libero non impedisce la crescita della percezione di prospettive di miglioramento della propria vita che torna ad aumentare nel 2021 dopo aver registrato una flessione nel primo anno di pandemia, ad indicare l’emergere di un sentimento di ottimismo verso il futuro.

La percentuale di persone che ritengono che la loro situazione personale migliorerà nei prossimi 5 anni sale al 31,9 % nel 2021 rispetto al 2020 dove la quota era del 28,7 % per effetto delle incertezze che hanno accompagnato il primo anno di pandemia. L’atteggiamento di ottimismo verso il futuro, dovuto anche all’arrivo del vaccino, è confermato dalla diminuzione percentuale di persone che ritengono che la propria condizione peggiorerà, percentuale che scende al 10,2 rispetto al 12,7% del 2020.

Analizzando gli indicatori per ripartizione geografica, si nota che, pur rimanendo il Nord il territorio con la quota più alta di soddisfatti, pari al 48,3%, il divario con il Mezzogiorno diminuisce passando da 7,5 punti percentuali nel 2019 a 5,3 nel 2021. Nel Mezzogiorno la percentuale di persone soddisfatte della propria vita è al di sotto del valore nazionale (46%) . Nel 2021, fra le regioni del Mezzogiorno, la Campania sembra essere quella con la più bassa percentuale di persone soddisfatte per la propria vita, intorno al 43%.

 

Per quel che riguarda la soddisfazione per il tempo libero, il crollo del 2021 rispetto al biennio precedente è accentuato un po' in tutte le ripartizioni geografiche passando approssimativamente dal 70% nel 2019 al 56% nel 2021. Anche per questo indicatore la percentuale di persone soddisfatte per il tempo libero per il Mezzogiorno risulta essere al di sotto del valore nazionale (68%) . La Campania si attesta essere ancora la regione del Mezzogiorno ad avere la più bassa percentuale di persone soddisfatte per il tempo libero, circa il 51,9%. 

Riguardo al giudizio ottimistico sulle prospettive future, nel 2021 il valore più alto si registra al Centro, pari circa al 33%, seguito dal Mezzogiorno ed infine dal Nord intorno al 31%

Nel 2021, fra le regioni del Mezzogiorno, la Campania sembra essere quella con un’alta percentuale di ottimisti, circa il 35% superando di 3 punti percentuali il valore nazionale , mentre tutte le altre regioni del Mezzogiorno registrano un valore più basso rispetto a quello nazionale.

La percentuale di persona che ritengono che la propria posizione peggiorerà, dopo un importante aumento soprattutto al Centro nel 2020 (circa del 16%), tende a scendere nel 2021 in tutte le ripartizioni. Il Mezzogiorno mantiene in tutto il triennio percentuali più basse rispetto al Nord e al Centro, attestandosi al di sotto del valore nazionale (pari al 12%) confermando dunque un atteggiamento di ottimismo verso il futuro.

Anche per questo indicatore, fra le regioni del Mezzogiorno, la Campania registra, per tutto il triennio, la percentuale più bassa di pessimisti, percentuale inferiore nel 2021 di 3 punti percentuali rispetto al valore nazionale. 

Volgendo uno sguardo agli indicatori di benessere soggettivo per la sola regione Campania, nonostante i valori degli indicatori ‘soddisfazione per il tempo libero’ e ‘soddisfazione per la propria vita’ siano fra i più bassi rispetto alle regioni del Mezzogiorno e all’Italia, l’andamento nel triennio 2019-2021 sembra essere pressoché in linea con quello nazionale. Dopo il picco del 2020, la soddisfazione per il tempo libero scende dal 2019 al 2021 di circa 8 punti percentuali, mentre la soddisfazione per la propria vita aumenta di circa 10 punti percentuali così come l’atteggiamento ottimistico verso il futuro. La percentuale di persone che ritengono che la loro situazione migliorerà nei prossimi cinque anni sale 34% circa nel 2019 al 36% circa nel 2021 .
 


 ANALISI A CURA DI ANDREINA CIFELLI