Sono ventotto le persone che compaiono nel decreto di perquisizione e sequestro firmato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ed eseguto qualche giorno fa dalla guardia di finanza, in una inchiesta su una serie di gare di appalto.
Si tratta di funzionari di Comuni, liberi professionisti e titolari di imprese, tra loro anche quattro sanniti che risiedono tra Melizzano, Paupisi e Puglianello. Tutti sono stati chiamati in causa in una indagine, supportata da intercettazioni, che ha messo nel mirino le procedure per l'assegnazione di più lavori nelle province di Caserta e di Avellino ed il ruolo che sarebbe stato svolto dalle commissioni.
Le ipotesi di reato a vario titolo vanno dall'associazione per delinquere alla turbativa d'asta, alla corruzione, al falso e alla frode nelle pubbliche forniture. Attenzione puntata sull'esistenza di un cartello di aziende costituito per aggiudicarsi le gare, diretto da un gruppo che avrebbe operato in tutte le fasi, compresa quella dell'esecuzione degli interventi, anche se l'aggiudicatario risultava apparentemente non collegato ad esso.
Come si ricorderà, una serie di perquisizioni erano state compiute dalle fiamme gialle, sempre su ordine della Procura sammaritana, nel novembre del 2020. All'epoca le 'visite' avevano riguardato studi, abitazioni e uffici di società tra Melizzano, Paupisi, Dugenta, Solopaca, Telese Terme, Valle di Maddaloni, Vitulano, Cerreto Sannita, con l'obiettivo di acquisire documenti relative ad appalti in più centri del Sannio – della Valle telesina, in particolare - e del Casertano.