Angri

Non si arresta l'ondata di violenza tra giovanissime che sta investendo la provincia di Salerno. Dopo il caso di Nocera Inferiore, un nuovo episodio viene denunciato da Angri.

Le protagoniste, anche questa volta, sarebbero delle adolescenti. A render noto quanto accaduto e pubblicare il video che, in poco tempo, ha già fatto il giro dei social e delle chat, è stato il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli. 

"La società sta andando in malora. Solo violenza e niente più sani valori. Serve rieducazione di massa", ha scritto il consigliere, condividendo le immagini che hanno suscitato sgomento e vergogna nella comunità.

"Ad Angri un gruppo di adolescenti ha aggredito una coetanea scaraventandola a terra mentre attorno la folla assisteva imperturbabile alla scena. L’episodio è stato ripreso dai cellulari e postato sulle piattaforme social. C’è sempre più violenza nel modo dei giovani, degli adolescenti e non fa distinzioni di sesso. La cosa più allarmante è che queste scene stanno diventando una routine quotidiana, sintomo di una società che sta andando in malora, dove mancano i sani valori. Serve una rieducazione massiva, per giovani così come per gli adulti", le parole di Borrelli.

Ragazzine sempre più violente: un fenomeno in aumento e che richiede attenzione. Sull'episodio gli accertamenti in corso. 

Intanto, le protagoniste del pestaggio a Nocera sono state identificate e denunciate: sono tre 14enni. Su Instagram, una delle ragazze ha provato a scusarsi con un messaggio, chiedendo poi agli estranei alla vicenda di non interferire.

“Ci scusiamo ma chi non c’entra non interferisca", si legge.

Per il consigliere Borrelli: “Ora dovrebbero solo fare mea culpa e riflettere. Scuola, famiglie e Istituzioni devono prendersi la responsabilità della rieducazione dei giovani.

In questo momento, le tre ragazze dovrebbero soltanto chiedere scusa a tutti, e riflettere su ciò che hanno compiuto. Dato che la loro vicenda non è certo una rarità, le famiglie, la scuola e le Istituzioni dovrebbero porsi degli interrogativi e capire come sradicare la cultura della violenza", ha commentato Borrelli.