Benevento

 - "Nelle sue continue esternazioni da 'marchese del Grillo', Calenda continua la sua litania contro tutto e tutti. Ho assistito, anni fa, a un analogo atteggiamento calvinista, che porto' Mario Segni, in nome di un inutile rigore, a escludere tante personalita' dalle liste. Lo stesso De Mita ne fu ingiustamente vittima. Il risultato fu la vittoria di Berlusconi. Chi vuole, segua il pariolino". La bacchettata arriva da Clemente Mastella, ora nei panni di segretario nazionale di Noi Di Centro, e sindaco di Benevento. "Fino ad ora - riprende - Calenda ha vinto una sola volta, quando si e' candidato alle Europee col Pd. Poi con la coerenza che lo contraddistingue lascio' subito il Pd per dedicarsi a se stesso, virtu' politica che predilige. Per il resto, anche a queste amministrative quisquilie e pinzillacchere: a Roma ottimo risultato come miglior perdente". "Lui sara' sempre un eterno secondo. Mi tira in ballo ma io non saro' candidato avendo vinto, io si', le elezioni a sindaco dove resto volentieri. In realta' lui vuole la sconfitta della sua ristretta coalizione, dare la colpa a Letta per il magro risultato e, come una iena, proporsi nuovo leader. Ma vuoi vedere che Calenda - conclude Mastella - e' una sorta di quinta colonna del populismo italiano?".